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Zanzibar: lo sapevate che?

di Marco Conca

Ci sono tantissime cose che si sanno di Zanzibar.
L’isola delle spezie, l’isola dei profumi, l’isola di Freddie Mercury.

Gli odori ed i colori di Zanzibar sono così preziosi che i migliori produttori di cosmesi hanno creato costosissime essenze con il nome dell’Isola nonché creme e prodotti tra i più diversificati.
I migliori produttori italiani di cioccolato, invece, Le hanno dedicato torroncini natalizi e pregiate tavolette.
Le spezie di Zanzibar si percepiscono nell’aria e inebriano il visitatore.
Una tra le più belle ed uniche voci della musica di ogni tempo, uno dei più acclamati performer ma vissuti è nato su quest’Isola e la sua casa è meta di continuo pellegrinaggio, un pellegrinaggio festoso che nulla ha a che vedere con la commozione per la scomparsa della pop Star ma che, in armonia con lo spirito dell’Isola, vive in piena sintonia con l’animo di Freddie che, giocoso e sempre pieno di energia, si percepisce ovunque.

Zanzibar significa 28° centigradi in qualsiasi momento dell’anno, significa mare cristallino che pobabilmente poche altre mete esotiche possono vantare.
Zanzibar significa armonia tra le genti che, indipendentemente dal loro credo religioso, dalla loro etnia, dalla loro condizione sociale, risultano sempre e comunque accoglienti verso il turista e felici di poterlo ospitare.
Zanzibar significa “seconda casa” per moltissimi italiani che, così come capita per la nostra Sardegna o per la nostra Sicilia, hanno a Zanzibar una casa vacanze e vi si recano tutti gli anni, talvolta più volte l’anno.

Ma Zanzibar significa anche Tanzania. questo, al contrario di quanto fin qui detto, non è sempre un collegamento automatico. La splendida Isola, infatti, fa parte delle Repubbliche Unite di Tanzania.
Proprio come la Sicilia e la Sardegna per la nostra Penisola, Zanzibar è una provincia autonoma della Tanzania e costituisce una perla di questo Stato Africano che, di ricchezze e perle, ne ha moltissime altre.

I sei principali parchi safari della Tanzania sono stati più volte premiati come i più belli d’Africa. Alcuni di questi parchi sono così “veri” e “naturali” che il turista non ha la certezza di poterli visitare al primo tentativo poiché, come capita di sentir dire ai piloti che si occupano dei voli interni, “…se gli elefanti occupano la pista dobbiamo riprovare ad atterrare più tardi…”
Il parco dello Ngorongoro è addirittura unico nel suo genere. Nato all’interno di un cratere, nel mentre ci si appresta ad entrare con le jeep dall’alto dalla sua cresta, consente al visitatore di percepire, giù in lontananza, al fondo del cratere stesso, delle piccole macchie colorate in continuo movimento che, solo nell’avvicinarsi, si manofesteranno per ciò che relamente sono: animali selvatici.
Tutti i “big five” (leone, leopardo, elefante, bufalo africano e rinoceronte) sono presenti in Tanzania. E che dire delle scimmie rosse e delle scimmie blu!

L’Isola di Mafia, proprio sotto la più celebre Zanzibar, rappresenta il paradiso dei sub e dello snorkeling, con i suoi atolli corallini e con il parco marino che ospita oltre 400 specie di pesci, con il marlin e i tonni per la pesca d’altura.
Chi ha meno dimestichezza con le bombole e la subacquea, poi, certamente non si annoia data la presenza, sull’isola, di scimmie, antilopi, lemuri, aquile pescatrici che nidificano sugli scogli e con i “Bambini del Bosco”, piccole scimmie notturne, che animano anche le ore serali.

Se poi questo non fosse sufficiente a soddisfare tutti i gusti, per gli amanti della montagna sarà bene ricordare che la Tanzania è la Nazione del Kilimagiaro che, con i suoi 3 coni vulcanici, è il monte più alto dell’intero continente africano (quasi 6mila metri) ed è la montagna singola più alta del mondo, sede di imparagonabili trekking alla portata di chiunque.

Mare, momtagna e…lago! Le acque territoriali della Tanzania comprendono quelle del Lago Vottoria, il più grande lago del continente africano, il lago tropicale più grande del mondo ed il secondo lago d’acqua dolce al mondo dopo il nord americano Lago Superiore (tra Canada e USA).
Sono oltre 3000 le isole in questo infinito specchio di acqua dolce, alcune densamente popolate, senza parlare delle “isole galleggianti”, formatesi da conglomerati di piante acquatiche, abitate dagli “spiriti”.

La Tanzania è mare, montagna, lago ma sopratutto la Tanzania è gente sorridente che ama il turista, che lo accoglie come parte intergrante della comunità e che lo abbraccia tutto l’anno, in un clima mite non solo metereologicamente ma, cosa più preziosa, mite nello spirito.

Il turismo in Tanzania è un turismo etico, che convive in armonia con la popolazione locale che, per nulla snaturata dalla presenza del turista, per nulla preoccupata di dover offrire del folklore fasullo e anacronistico, concede ai viaggiatori una vero e gustoso assaggio d’Africa, finanche con i suoi Masai che, in Tanzania, conservano i propri costumi e la propria cultura non per mostrarla al turista nei villaggi vacanze ma, più semplicemente, perché la loro è una comunità reale e viva che, ancora oggi, condivide la terra con le altre etnie della Nazione.

Tutto ciò che il turismo può chiedere, la Tanzania lo offre in una unica, accogliente e sorridente Nazione. Una Nazione che, peraltro, proprio per l’incredibile varietà di possibilità, non è ancora satura a livello di servizi e si presta a considerevoli opportunità di investimento. Tanto nel settore accoglienza che in quello industriale o commerciale.
Gli spazi sono infiniti, la costa ancora in gran parte inesplorata dall’imprenditoria, i parchi safari così vari e numerosi da invitare il know-how italiano ed europeo per la loro migliore gestione e per il loro sfruttamento etico e armonioso.
Le materie prime e le ricchezze della Tanzania sono a disposizione non solo del turista ma di tutti gli operatori che avranno la lungimiranza di comprendere come il futuro del commercio e degli investimenti parla Africano. L’immenso continente è l’ultimo rimasto al mondo con potenzialità così grandi e mature.

Lo sapevate?