Verona, una città ricca di storia

Verona, una città ricca di storia

di Fabio Riva

Verona è indubbiamente una delle città più belle dell’Italia, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2000 per il suo patrimonio artistico e culturale è chiamata anche la “Città dell’amore”, grazie all’opera di William Shakespeare “Romeo e Giulietta”,  conosciuta in tutto il mondo.

 

Un po’ di storia

Verona vanta una storia millenaria, pare infatti che sia stata abitata fin dalla Preistoria, presso Ponte Petra, il miglior guado di tutto il corso del fiume Adige, con il Colle San Pietro che lo domina.

In epoca romana, Verona iniziò a rivelarsi in una posizione strategica e nell’89 a.C. divenne colonia di diritto latino, mentre nel 49 a.C. venne elevata al rango di municipio romano.

Sotto l’influenza romana Verona si ingrandì notevolmente e subì una vera e propria “rifondazione”, con la costruzione delle mura urbane e i principali monumenti. Raggiunse poi l’apice della prosperità e dello splendore in età giulio-claudia, quando venne costruito l’ancora attuale simbolo della città, l’anfiteatro romano.

Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, si susseguirono i nuovi regni romano-barbarici e Verona fù scelta come sede preferita di Teodorico il Grande re degli Ostrogoti. Passò di mano poi ai Bizantini e ai Longobardi che ne fecero la Capitale d’Italia fino al 571.

Dopo la caduta del Regno Longobardo e l’influenza del Sacro Romano Impero di Carlo Magno, Verona fu una delle prime città ad entrare tra i “liberi Comuni italiani”.

Con l’ottenimento di una larga autonomia, andò però a crearsi una lotta tra le due fazioni più importanti, i Guelfi e i Ghibellini. I primi appoggiavano i Conti Sambonifacio, mentre i secondi erano capeggiati dai Montecchi. Si passò poi da Comune a Signoria sotto l’influenza degli Scaligeri, che fecero una politica di grande espansione e a seguito i Visconti e i Carraresi, prima di un lungo periodo di pace che fù sconvolto nel 1630 da una piaga devastante: la peste. Nel 1797 si segna la fine della Serenissima, dopo anni di combattimenti tra francesi e austriaci nelle Guerre Napoleoniche. Nel 1815 la provincia di Verona viene assorbita nel Regno Lombardo-Veneto a seguito del Congresso di Vienna. Nel 1866 inizia la storia della Verona italiana, a seguito della conquista da parte dei Savoia.

 

Cosa vedere

Verona, grazie alla sua ricca storia, possiede un grandissimo patrimonio artistico e culturale, fatto di monumenti, musei e affreschi.

Il simbolo di Verona è la famosa Arena, un antico anfiteatro romano di forma ellittica eretto nel primo secolo a.C. e costruito con la pietra della Valpolicella, dalle tipiche sfumature rosa e rosse. Si tratta della pietra calcarea di cui sono costituiti i Lessini, la catena montuosa a nord della città.

Costruito per assistere ai combattimenti tra gladiatori è il terzo anfiteatro romano per grandezza. Vicino all’arena, dove ora sorge il Municipio della città, uno scavo archeologico aveva portato alla luce i resti di un grande edificio, che secondo gli studiosi poteva essere la scuola dei gladiatori, il luogo dove allenarsi ed esercitarsi prima dei veri e propri combattimenti nell’Arena.

Oggi l’Arena viene utilizzata per numerosi concerti ed opere teatrali, ospitando ogni anno numerosi turisti.

L’arena sorge nella piazza che oggi prende il nome di “Piazza Bra”, abbellita oltre all’anfiteatro anche da diversi palazzi storici, come il Palazzo della Gran Guardia, che ospita convegni e musei, Palazzo Barbieri, sede del Municipio e il Museo Maffeiano.

Fondato nella prima metà del ‘700 dal veronese Scipione Maffei, il Museo Maffeiano è una delle più antiche istituzioni pubbliche museali europee. Fu inoltre una delle tappe del Gran Tour.

 

Vicino a Piazza Bra, troviamo Castelvecchio e il Ponte Scaligero

Originariamente chiamato Castello di San Martino in Aquaro, Castelvecchio è un fortino medievale costruito nel 300 come fortezza militare ed adibita successivamente a residenza degli Scaligeri. Oggi ospita al suo interno il Museo Civico che espone collezioni di arte medievale, rinascimentale e moderna.

Poco distante troviamo anche la Basilica di San Zeno Maggiore, una delle più belle chiese romaniche esistenti in Italia. La chiesa odierna è stata costruita su altri edifici religiosi presenti in precedenza, tra cui la prima edificata in onore di San Zeno, l’ottavo vescovo di Verona, di origini africane e a cui si attribuiscono diversi miracoli. Tra le numerose opere d’arte in essa contenute, vi troviamo un capolavoro di Andrea Mantegna, la pala di San Zeno. Celebri inoltre sono le formelle bronzee del portone e il grande rosone della facciata, chiamato “Ruota della Fortuna”. La facciata, realizzata in tufo, risale all’ultimo intervento di ampliamento della chiesa intorno al XII secolo. Da non perdere il grande chiostro, molto luminoso e ricco con colonne e capitelli binati che sembrano racchiudere il prato in un grande abbraccio.

 

Tornando verso piazza Bra, si può poi proseguire verso il centro, attraversando la Via Mazzini, considerata la strada dello shopping, fino ad arrivare alla seconda piazza più famosa di Verona, Piazza delle Erbe.

Questa è la più antica piazza di Verona, considerata una delle più belle piazze d’Italia, fulcro della movida Veronese e sede del mercato centrale. In epoca romana era il centro della vita politica ed economica, con i palazzi amministrativi e il Foro, le Terme e i Templi.

Oggi è un angolo in cui palazzi, torri, statue ed elementi architettonici di varie epoche si sono sovrapposti creando un collage stratificato armonioso, unico e irripetibile.

Ai lati della piazza vi troviamo infatti il Palazzo della Ragione (detto anche del Comune), la Torre dei Lamberti, eretta nel 1172 dall’omonima famiglia seguendo lo stile romanico tipico dell’epoca, la Casa dei Giudici, inizialmente adibita a residenza-ufficio del Podestà poi sede dei consigli cittadini e residenza dei giudici inviati da Venezia durante la Serenissima, le Case dei Mazzanti, il barocco Palazzo Maffei con la Torre del Gardello, il Campidoglio e la Casa dei Mercanti.

 

Attraversando un grande arco, possiamo passare alla Piazza dei Signori, nota anche come Piazza di Dante data la presenza di una statua raffigurante il famoso Poeta. Ai lati della piazza troviamo diversi edifici tra cui il Palazzo della Regione, Palazzo Podestà, la Loggia del Consiglio e la Chiesa Romanica di Santa Maria Antica, nel cui cortile vengono ospitate le particolari Arche Scaligere, un monumentale complesso funerario in stile gotico della famiglia degli Scaligeri destinate a contenere le arche (tombe) dei più illustri rappresentanti della casata.

Le tombe sono racchiuse da un recinto in ferro battuto, in cui ricorre il motivo della scala, simbolo della casata, mentre i sarcofagi si trovano a terra o su piani rialzati. Per monumentalità e sfarzosità si distinguono quelle di Mastino II, Cansignorio e Cangrande I.

 

Vicino a Piazza delle Erbe troviamo anche la Casa di Giulietta, protagonista della tragedia di William Shakespeare, conosciuta in tutto il mondo. 

Il capolavoro si intreccia tra invenzione e realtà, sono infatti esistite davvero due famiglie di nome Montecchi e Capuleti, residenti nella Casa di Giulietta, come testimoniato dallo stemma del cappello sulla chiave di volta dell’arco di entrata al cortile della casa.

Sulle mura esterne si possono notare centinaia di biglietti e lettere d’amore lasciate da innamorati di tutto il mondo per le loro amate e all’interno del cortile, si può ammirare il balcone dove, secondo il romanzo, si affacciava Giulietta. All’interno del cortile troviamo anche una statua in bronzo che la ritrae, che secondo la leggenda porta fortuna toccandole il seno sinistro.

La casa ospita inoltre un museo dove poter ammirare una collezione di incisioni, oggetti di uso domestico in ceramica di epoca medievale e del primo Rinascimento veronese oltre al letto di Giulietta (costruito per il film di Franco Zeffirelli) ed alcuni abiti di scena.

 

Più a nord troviamo la Basilica di Santa Anastasia, chiesa in stile gotico di origini medievali nonché la più grande chiesa veronese. Al suo interno troviamo opere di una certa importanza come ad esempio l’affresco “San Giorgio e la Principessa” di Antonio Pisano. 

Proseguendo ancora verso nord-ovest troviamo invece il complesso della Cattedrale di Santa Maria Assunta, principale luogo di culto cattolico della città di Verona e chiesa madre dell’omonima diocesi. 

Più che un singolo edificio, la Cattedrale risulta essere un complesso architettonico articolato di cui fanno parte S. Giovanni in Fonte, S. Elena e il chiostro dei canonici.

La chiesa è nata dalle ceneri di due chiese paleocristiane crollate nel 1117 a causa di un terremoto. La Cattedrale è stata infatti completamente ricostruita in stile romanico, ed è stata consacrata il 13 settembre 1187. L’interno è diviso in 3 navate da alti pilastri in marmo rosso di Verona che sostengono arcate gotiche.

Una volta entrati, potrete ammirare la celebre pala con l’Assunta del Tiziano che si trova sull’altare.

 

Dal complesso della cattedrale, spostandosi a nord-est si può trovare il Ponte Pietra,  il più antico ponte di Verona sul fiume Adige, l’unico rimasto di epoca romana. Durante la ritirata tedesca nella seconda guerra mondiale, il ponte venne fatto esplodere e dovette quindi essere ricostruito in parte attraverso un intervento di anastilosi (tecnica di restauro con la quale si rimettono insieme, elemento per elemento, i pezzi originali di una costruzione andata distrutta).

Attraversando il ponte è possibile poi salire alcune rampe di gradini che in qualche minuto portano al piazzale del Castel San Pietro, dal quale si può godere di un’eccezionale vista panoramica sulla città.

Vicino al ponte Pietra troviamo anche il Museo Archeologico al teatro Romano, uno dei teatri all’aperto meglio conservati nell’Italia del Nord. Riportato alla luce solo nell”800, oggi rimangono la cavea e la gradinata, molte arcate di logge e importanti resti della scena.

 

Per concludere è possibile ancora più a nord visitare il Santuario della Madonna di Lourdes, posto sul Colle Belvedere. L’edificio, venne costruito nel 1838 come Forte San Leonardo e convertito verso il 1952 in Santuario, cancellando le strutture interne e mantenendo solamente una parte dei muri perimetrali. 

Demolita la caponiera centrale è stata aggiunta una cupola tronco-conica che sormonta il Santuario. Dalla Chiesa interna un’ampia vetrata rende visibile la statua dell’Immacolata.