Milano

MILANO NON SOLO CENTRO: ITINERARI TURISTICI NELL’ AREA DELLA PERIFERIA OVEST MILANESE - parte 2

di Tiziano Sguazzotti

Proseguiamo con i nostri itinerari alla scoperta di Milano

 

ITINERARIO 2 : da Corsico a Cesano Boscone – Km.3,8 tempo di percorrenza 47 minuti circa

Il secondo itinerario, parte da Corsico per arrivare al comune  attiguo di Cesano Boscone. E’ un percorso rispetto al primo, più breve, 4 km. circa di distanza. La prima sosta è prevista nel centro storico del comune, nell’isola pedonale presso la chiesa San Giovanni Battista, sita in piazza S.Giovanni. Il percorso per raggiungere il primo obiettivo, non è particolarmente attrattivo se non per il tratto, dove si costeggia l’area verde del parco Travaglia, che fa ancora parte del comune di Corsico. Cesano  rievoca l’antico periodo romano, quando molti territori padani vennero assegnati ai veterani delle campagne militari in compenso dei servizi resi, mentre l’aggiunta Boscone si pensa sia dovuta al fatto che il territorio di Cesano, fosse circondato da boschi. Guardando la planimetria del paese si nota come Cesano abbia conservato la struttura dell’accampamento romano con due strade che si incrociano, via Roma e via Milano, rispettivamente al Cardo e al Decumano.  Nel battistero della chiesa, vi è un sarcofago di forma rettangolare, mancante di coperchio e con un foro laterale, mentre sulla piazza di fronte alla chiesa vi è una stela votiva con una dedica al dio Giove

A pochi passi dalla chiesa, prima di arrivare alla Fondazione Sacra Famiglia, dove è prevista la seconda tappa, si può fare una sosta, per una breve  visita  di Villa Marazzi, di epoca asburgica, il cui restauro conservativo è stato da pochi anni completato. La villa apparteneva agli omonimi Marazzi, proprietari latifondisti, che in seguito si associarono ai conti Lattuada.

 La cittadina è divisa in quattro quartieri, chiamati Rioni, che hanno modo di contrapporsi e competere in occasione delle feste patronali verso la metà di settembre, durante il palio della città detto il “Palio del Cinghiale”, che si tiene al parco Pertini a poche centinaia di metri dalla chiesa San Giovanni Battista. I rioni si chiamano: la Corte quello del centro storico, il cui colore durante la manifestazione è il giallo, il Bosco che è il quartiere giardino, l’area più moderna della città con il colore verde, il Ponticello che è il quartiere Pasubio  noto a Milano per la curva che lo collega al quartiere Olmi con il colore rosso e per ultimo la Cascina, l’area più popolosa della città di colore blu. Altro sito degno di interesse non previsto come tappa, ma per chi volesse dedicare più tempo alla visita di Cesano Boscone: la chiesa di S.Ireneo al quartiere Tessera, la cui realizzazione è uno dei progetti vincitori del concorso nazionale “Tre chiese per il 2000”.  La 2°  tappa dell’itinerario,  per chi non avesse tempo per visitare  quanto descritto sopra, è prevista alla Fondazione Sacra Famiglia, famoso istituto dedito alla cura di migliaia di disabili mentali e fisici gravi, fondata agli inizi del Novecento da Monsignor Domenico Pogliani, attualmente in via  di beatificazione, distante a poche centinaia di metri dalla chiesa S. Giovanni Battista. Don Domenico 115 anni fa, apriva a Cesano Boscone, la casa della Sacra Famiglia, ospizio per gli incurabili della campagna. Negli anni in cui visse, avere in casa un disabile era motivo di vergogna, e tanto peggio un minorato mentale che si teneva nascosto. Dopo tutti questi anni che la Fondazione sia ancora operante, si può definire un miracolo di Don Domenico, al quale succedette Msg. Luigi Moneta che fece crescere in dimensioni l’istituto. Alla fine degli anni settanta, si riduce notevolmente il numero degli assistiti (1600 ospiti a degenza piena). E’ in questi anni che l’Istituto sceglie di occuparsi prevalentemente di persone con handicap gravi e gravissimi. Alcuni reparti erano top secret e ancora adesso non sono visitabili. E’ un’epoca socialmente e culturalmente critica: le istituzioni sono spesso accusate di essere chiuse e totalizzanti nei confronti dei propri ospiti. Il film documentario “Matti da slegare”   in bianco e nero, diretto dai registi Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli nel 1975 nacque con l’intento di sostenere le tesi dello psichiatra Franco Basaglia sulla malattia mentale e di contribuire all’impegno politico sociale per l’eliminazione dei manicomi   è  ambientato principalmente a Colorno ma anche  a Cesano Boscone. Pur nella evoluzione organizzativa e strutturale, la Sacra Famiglia vuole mantenersi fedele ai valori originari dell’opera: occuparsi dei più fragili, offrire assistenza e riabilitazione alle persone affette da disabilità psico-fisica grave e gravissima, accogliendole e curandole come persone, nella loro piena dignità umana. La chiesa all’interno della struttura é stata nominata nell’anno giubilare straordinario del 2015  porta Santa, e nel 2014 ha prestato  servizio sociale Silvio Berlusconi. Fare una visita  all’interno dell’istituto tra i disabili e i malati psichici è sicuramente un’esperienza non da poco. Peccato che alcuni luoghi non siano visitabili.

L’ultima tappa prevista per concludere questo itinerario, è il parco Natura, sito in via Libertà a circa 1 km. dall’Istituto Sacra Famiglia.  Il progetto è stato elaborato dai tecnici dell’ERSAF ( Ente Regionale per i Servizi all’agricoltura e alle Foreste) in collaborazione con il Settore Territorio e Ambiente del comune di Cesano Boscone,  ed  è stato redatto nell’ambito di un grande intervento di livello regionale in area urbanizzata milanese relativo all’iniziativa “10.000 ettari di nuovi boschi e aree verdi multifunzionali”. La realizzazione è stata  fatta  con una serie di interventi mirati  alla riqualificazione e al recupero ambientale di un area di 186.000 mq, mediante:

  • forestazione urbana
  • recupero e valorizzazione dei fontanili in particolare di quello Orenella
  • realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili
  • costituzione di filari di essenze arboree lungo i percorsi
  • inserimento di arredo per la fruizione del bosco
  • creazione di una zona umida con funzioni eco-didattiche

Le opere di forestazione e la realizzazione di filari tipiche del paesaggio padano, hanno creato un’ambiente favorevole alla nidificazione e all’alimentazione dell’avifauna che rappresenta uno degli anelli fondamentali dell’ecosistema.

L’area è attraversata da corsi d’acqua che comprendono il Fontanile S.Agnese, con alcuni suoi rami secondari ed ulteriori derivazioni, ed il Fontanile Orenella, la cui testa è ancora attiva. I fontanili rappresentano uno degli elementi più tipici del paesaggio agrario della media pianura lombarda. Nella zona nord è stata realizzata una marcita che si estende per una superficie di 4 ettari. La marcita è una pratica agricola, tipica della pianura padana, di grande rilevanza storica.  E’ un tipo di  prateria stabile che permette di aumentare il numero di raccolti di erba fresca rispetto a quello dei prati tradizionali. La presenza delle marcite, è resa possibile dalle presenze dei fontanili, le cui acque hanno l’importante caratteristica di avere una temperatura costante di circa 10° per tutto l’anno. Sui prati, coperti dall’ultimo taglio di erba dell’anno (da qui il termine marcite), viene fatta scorrere l’acqua del fontanile. L’erba tagliata diviene concime e la temperatura dell’acqua del fontanile protegge i prati dal gelo e dalla neve. Ciò permette una crescita anticipata dell’erba e la possibilità di ottenere fino a dieci raccolti l’anno. La marcita è un’opera di ingegneria idraulica notevole in quanto l’acqua deve scorrere sul prato e questo deve essere predisposto con cura e con una certa pendenza.