Articolo di Antonio Tabarrini
Già senti risuonare i cori, tante voci un solo grido “You’ll never walk alone”, il colore rosso ti nega ogni altro cromatismo e se il calcio non è esattamente la tua passione comunque sarai travolto dalle emozioni.
Questo è l’Anfield Road, qui il calcio non è visto semplicemente come uno sport, un gioco, o, più comunemente, un fenomeno sociale di massa. Ma come qualcosa a cui approcciarsi con devozione. Lo racconta benissimo Alan Edge, uno scrittore tifoso del Liverpool, che ha intitolato un suo libro “La fede dei nostri padri, il calcio come una religione”.
Un viaggio a Liverpool, città sulla costa occidentale della Gran Bretagna, ti offrirà tante particolari suggestioni e il suo famosissimo stadio, l’Anfield Road, è una di queste.
Dai Fab Four a Frankie Goes to Hollywood, Liverpool è una città della musica dell’UNESCO con credenziali davvero interessanti. C’è molto da sperimentare: dai tour delle strade spettrali ai cocktail sorseggiati nei suoi numerosi bar sui tetti. In città ci sono più gallerie e musei di qualsiasi altro luogo fuori Londra. Sia che tu vada nel suo quartiere georgiano per il brunch che scelga l’atmosfera indipendente nel Baltic Triangle per cena o che tu vada al Liverpool One, questa città è davvero un posto da vedere.
Pochi giorni ma intensi ci porteranno ad ammirare alcune peculiarità che hanno fatto di questo luogo un posto riconoscibile per la sua forte identità e per i personaggi che l’hanno reso famoso nel mondo.
All’arrivo uscendo dall’aeroporto e dando le spalle ci giriamo ad ammirare il suo nome tanto evocativo quanto famoso, il “John Lennon Airport”. Siamo arrivati nella città dei Beatles. Il gruppo musicale più famoso al mondo non ci abbandonerà più.
Incontreremo i Fab Four a Pier Head, a Liverpool Waterfront, a due passi dal Royal Liver Building.
Lì troverai le loro state in bronzo realizzate dallo scultore Andy Edwards, e donate alla città dal Cavern Club – il locale in cui i Beatles iniziarono a suonarono – in occasione del 50° anniversario della loro ultima esibizione in città avvenuta il 5 dicembre del 1965.
All’ombra del Royal Liver Building, a pochi passi dal nuovo Museum of Liverpool sorge il Cunard Building, l’ex sede dell’omonima compagnia di navigazione. Lo spazio decorato che un tempo ospitava la sala passeggeri oggi è diventato sede del British Music Experience (britishmusicexperience.com), un’area multimediale che racconta la storia della musica britannica attraverso costumi, performance e cimeli. Sono esposti gli strumenti utilizzati da Noel Gallagher e dai Sex Pistols, da David Bowie e dalle Spice Girls. È possibile ammirare gli abiti indossati da Freddie Mercury e da Dusty Springfield. Si può imparare a suonare nel Gibson Interactive Studio e provare a ballare, aiutati da un istruttore virtuale personale. Il clou è l’esibizione di ologrammi di mitici musicisti britannici, da Boy George ad Amy Winehouse.
Ma lasciamo per un attimo la musica e il mito dei Beatles per passeggiare sul lungomare di Liverpool.
I dock sono il centro del suo lato turistico. Offrono una serie di bar, ristoranti, musei e hotel, tutti costruiti all’interno dei vecchi magazzini portuali.
Molti degli edifici dell’Albert Dock sono stati classificati come costruzioni d’interesse eccezionale. Questo ha fatto sì che l’area mantenesse l’atmosfera del suo glorioso passato industriale, anche se oggi è frequentata da turisti anziché da marinai. L’area è magnifica in qualsiasi stagione, riqualificata si presenta come un interessante centro culturale patrimonio Unesco. Lungo la banchina si trovano tre dei più interessanti musei di Liverpool: la Tate Gallery, il Merseyside Maritime Museum e The Beatles Story Museum.
La Tate Gallery di Liverpool è una succursale della più famosa Tate Britain di Londra, che spesso presta le sue opere per questa esposizione, allestita nel 1988. Tra le opere permanenti si trovano quadri di Modigliani, De Chirico, Picasso, Wharol, Duchamp, Chagall, Klee.
Il Merseyside Maritime Museum è stato aperto nel 1984, si trova nei magazzini dell’Albert Dock. Le collezioni che ospita, riflettono l’importanza della città come porta di accesso al mondo. Il Museo oggi ospita molte collezioni a tema marittimo, una in particolare dedicata al Titanic, il celebre transatlantico affondato il 14 aprile 1912.
E torniamo ai Fab Four, sempre in quest’area potremo visitare il The Beatles Story, un museo a loro dedicato. Nelle sale vengono esposti oggetti ed opere dedicate alla band britannica, raccolte in giro per il mondo.
Ma Liverpool è molto altro, a Ropewalks la mondanità è di casa. Il nome deriva dall’attività di fabbricazione delle corde per i velieri che dominava la zona fino al XIX secolo. L’area si trova compresa tra la stazione Liverpool Central e la Cattedrale di Liverpool. È un quartiere alla moda, pieno di bar e ristoranti. In Seel Street respirerai un’atmosfera bohémienne, lì si trovano il centro artistico Bluecoat e gli studi multimediali FACT.
I magazzini vittoriani sono ricchi di negozi vintage, caffè e bistrot chic. Sempre qui si trova la comunità cinese più numerosa d’Europa. Testimonianze della lunga presenza della cultura Cinese a Liverpool sono la Liverpool Chinese Business Association, la Pagoda Youth Orchestra e il più grande arco Cinese fuori dalla Cina, donato dalla sua città gemella Shangai e che segna l’ingresso alla moderna Chinatown su Nelson Street.
La visita, può iniziare o finire dalla Liverpool Lime Street Station, nelle immediate vicinanze possiamo ammirare la St.George’s Hall, di stile neoclassico, l’edificio riveste un particolare ruolo per i cittadini di Liverpool: infatti qui ebbero luogo i raduni commemorativi per la morte di John Lennon e George Harrison, i festeggiamenti delle due squadre calcistiche locali (Liverpool ed Everton) e l’inaugurazione nel 2008 come Città della Cultura in Europa.
Vale la pena rammentare altri due edifici storici e iconici della città che non si possono non vedere in una delle passeggiate che avremo modo di fare nel nostro tour. Il Liverpool Empire Theatre e il Wellington Memorial Statue. Nella stessa piazza, tempo permettendo, c’è la Walker Art Gallery. Ospita una delle più vaste collezioni di dipinti del Regno Unito, qui trovano dimora dipinti Bellini, Rembrandt, Rubens, Cezanne e Matisse.
Alla fine però, volenti o nolenti i miti tornano sempre. A Menlove Avenue si trova la casa in cui John Lennon ha vissuto con la zia Mimi, al numero 25 di Upton Green c’è la casa dove crebbe George Harrison e al numero 9 di Madryn Street la casa natale del mitico batterista dei Beatles, Ringo Starr.
C’è però un rituale che non va tradito.
La sera prima di lasciare questa nostalgica città portuale inglese rechiamoci al Cavern Club, il locale in cui I Beatles hanno mosso i loro primi passi. Il locale originale è andato distrutto, la sua fedele copia è comunque un posto fantastico. La musica va avanti tutto il giorno dalla mattina fino a mezzanotte. Non mancano tributi ai Beatles e ad altri gruppi leggendari della musica pop come The Doors e gli Oasis. L’ingresso è quasi sempre gratuito.
Insomma un’occasione imperdibile da portarsi in Italia e raccontare ai propri amici nel pub sotto casa.