la magia del sorriso

LA MAGIA DEL SORRISO

di Bernie Gallotta

Il sorriso è un’arma potentissima a disposizione di ognuno di noi ed è oggetto di molti studi scientifici.

Cosa significa sorridere? Perché lo facciamo? Cosa vedono gli altri nel nostro sorriso?

Il primo ad esaminarlo fu Charles Darwin e si rese conto che sorridere è un atto universale, non legato al contesto culturale di provenienza come invece possono essere la comunicazione verbale o alcuni gesti del linguaggio del corpo.

Ogni persona è in grado di comprendere il sorriso e i sentimenti che esso comunica, mentre gli scienziati ne hanno identificato 6 tipologie a seconda dei quali i muscoli delle labbra, delle guance o del viso, vengono coinvolti.

Cominciamo col più brutto di tutti così da togliercelo subito di mezzo, trattasi del SORRISO FALSO che è il tipico sorriso forzato, di cortesia, meccanico che coinvolge solo i muscoli delle labbra, che vengono tirate per mostrare i denti e che vi sconsiglio di usare perché non si prova alcun gusto ad esibirlo.

Il SORRISO COMPIACIUTO invece esprime soddisfazione per noi stessi o verso gli altri. Le labbra, che rimangono quasi chiuse, vengono tirate leggermente da una parte, conferendo al volto un aspetto lievemente asimmetrico. Vi suggerisco di utilizzarlo più spesso se ancora non lo state facendo.

Il SORRISO di INCORAGGIAMENTO e ASCOLTO serve appunto ad incoraggiare il nostro interlocutore comunicandogli la nostra piena attenzione. È un sorriso appena accennato, quasi sempre a bocca chiusa che non coinvolge la parte superiore del volto, vi garantisco che può fare davvero molto bene a chi lo riceve!

Il SORRISO ASIMMETRICO invece fa sì che le labbra vadano da un lato verso l’alto e dall’alto verso il basso, può essere manifestazione di diverse emozioni che vanno dall’ansia al sarcasmo, fino addirittura all’ironia o all’incoraggiamento. Va beh, seppur è un’incognita almeno provateci!

Il SORRISO A BOCCA CHIUSA è la manifestazione di accoglienza cordiale che viene naturalmente riservata alle persone con le quali non si ha confidenza. In contesti diversi può celare una certa timidezza o un senso di paura, è bene e necessario comunque sfoderarlo perché non v’è nulla di peggio che una gelida accoglienza.

Il SORRISO GENUINO (SORRISO DI DUCHENNE) è il migliore di tutti perché è quello sincero! E’ breve, simmetrico, coinvolge le labbra ma illumina gli occhi. Non esimetevi mai dal suo utilizzo perché dona piena soddisfazione a chi lo offre, ma soprattutto a chi lo riceve!

Anni di studio hanno evidenziato altri aspetti legati all’atto di sorridere, tutti noi lo facciamo e nel farlo esprimiamo comunque gioia perché la cosa più interessante è che basta sorridere per provare allegria. Se è vero che, quando si prova una sensazione di gioia, il nostro corpo risponde contraendo i muscoli facciali ed in particolare modo quelli degli zigomi (sorridendo appunto) è pur vero che il gesto stesso di sorridere, indipendentemente dal fatto che sia spontaneo o meno, è in grado di farci provare uno stato di allegria.

Il nostro cervello infatti reagisce a ciò che il nostro corpo sta facendo e, dal momento che interpreta il sorriso come felicità, modifica il nostro umore in base a questa lettura. Non solo, il sorriso ha un portentoso effetto su chi ci circonda, così se non ve la sentite proprio di sorridere almeno attorniatevi di persone che lo fanno, è la miglior maniera per far tornare il buonumore!

Il sorriso può farci stare meglio, può far sì che le persone rispondano a noi in modo più propositivo ed è molto più probabile riuscire ad avere maggior successo anche all’interno delle relazioni personali o in termini di carriera.

Il sorriso è ciò che ci permette di mostrare al mondo i nostri sentimenti o di mascherare alcune sensazioni che possono turbarci. Non sorridere significa rinunciare ad uno dei più grandi doni che l’uomo abbia mai avuto!

“Il sorriso è l’arma più potente al mondo. Dona serenità, rallegra un cuore triste, fa bene a te e a chi ti sta intorno. Ricorda di non negarlo mai a nessuno e soprattutto appena sveglio il primo concedilo a te stesso!”