cineturismo

IL CINETURISMO

di Fabio riva

Il “Cinema” è una delle forme d’arte più estese, che ha prodotto nel tempo tantissimi capolavori, entrati a tutti gli effetti nella storia, lasciando immagini, frasi e pensieri nella mente di chi ne è stato spettatore. 

È anche una delle forme d’arte più costose. Se infatti la proiezione di un film è una cosa tutto sommato semplice ed economica, la sua creazione invece è davvero molto complessa. Richiede la coordinazione di una troupe di centinaia di persone, l’impiego di macchinari e attrezzature molto costose, la pianificazione di molte attività diverse, a volte contemporanee, e l’investimento di grosse somme di denaro. Girare un film in modo professionale, anche in economia, costa comunque cifre dell’ordine del milione di euro. Tra le molte cose che spesso impattano sui costi di produzione, ci sono le location. Per fare in modo infatti che le riprese rispecchino il più possibile la sceneggiatura, è impensabile girare un film tutto nello stesso posto. Per ogni “scena” ci vuole il posto adatto, e così il film può essere girato in molte location sparse per tutto il globo.

E qui nasce il concetto di “Cineturismo”. Il termine “cineturismo” è stato ideato in Italia nel 2003, durante la prima edizione dell’Ischia Film Festival, un festival cinematografico internazionale dedicato esclusivamente alle location del cinema. Mentre in America, se ne parlava già negli anni 90. Furono Riley, Baket e Van Doren (autori cinematografici) ad utilizzare per la prima volta il termine “movie-induced tourism”.

Questi autori furono anche i primi ad individuare una serie di ragioni che potessero spingere il turismo cinematografico:

  • Sia i produttori/autori cinematografici, sia i turisti, scelgono uno “scenario naturale” sulla base di tre elementi, ovvero l’unicità, la specificità e l’inimitabilità della destinazione.
  • Un soggetto e una trama interessante di un film che provocano emozioni nello spettatore, portano lo spettatore stesso a voler rivivere l’esperienza del film in prima persona nelle sue location.
  • La valorizzazione del patrimonio, delle tradizioni e della cultura di un luogo.

 

Il cineturismo è senza dubbio uno degli investimenti di promozione turistica ad elevato ritorno di immagine. Capace di far diventare un luogo mai sentito in una destinazione conosciuta in tutto il mondo.

Come anche altre forme di turismo può però avere i suoi risvolti negativi. È infatti una tipologia di turismo che genera una grande domanda di mercato concentrata in un breve lasso di tempo, rischiando di “intossicare” con un’affluenza di massa le località. Basti pensare alla serie tv “ Un passo dal cielo” per la quale il lago di Braies, vicino a Bolzano, ha avuto nel 2019 una presenza di oltre un milione di turisti.

Mentre altre volte, nelle location, c’è una vera e propria corsa per “sfruttare” queste opportunità nel modo migliore possibile. L’esempio d’eccellenza per l’Italia è la Sicilia del Commissario Montalbano. Nel 1999 va infatti in onda su Rai 2 il primo dei 30 episodi de “Il commissario Montalbano”, tratti dai romanzi di Andrea Camilleri. Il successo è talmente ampio che bastano poche puntate per dare avvio ad un vero e proprio pellegrinaggio di fedeli spettatori nei luoghi più importanti della fiction. Gli arrivi in provincia di Ragusa aumentano esponenzialmente e per far fronte alla mole di turisti italiani e non, viene inaugurato persino un nuovo aeroporto. Nascono strutture a tema Montalbano e persino gli “arancini Montalbano”. 

A volte quindi il cineturismo rappresenta anche una grande opportunità per sviluppare l’accoglienza in una destinazione e creare indotto alle strutture, ristoranti e negozi di souvenir.

In Italia le location dei film, anche dei colossal internazionali recenti,  sono davvero molte, alcune tra le più conosciute ed altre meno. Ad esempio quanti sanno che alcune delle riprese più importanti del film Marvel “Avenger: Age of Ultron” sono state girate al Forte di Bard in Valle d’Aosta? Oppure diverse scene di “Spiderman: Far from Home” girate a Venezia.

Altra saga molto popolare tra i giovani è Twilight, che nel secondo film “New Moon” parla esplicitamente di Volterra, anche se in realtà le scene sono state girate a Montepulciano. 

Per i più nostalgici come dimenticarsi del Gladiatore, con la scena dei Campi Elisi girata nei colli della Val d’Orcia. Mentre le scene dell’antica Roma non sono state girate nella capitale, bensì a Malta, dove il regista Ridley Scott ha ricreato una replica del Colosseo grande circa un terzo di quello reale.

Per i film e le serie tv che hanno avuto enorme successo sono stati creati dei veri e propri tour itineranti che ripercorrono la storia e le location dell’opera stessa. È il caso ad esempio di Harry Potter e del sequel “Animali fantastici” oppure del recente “Il trono di spade” che ha mosso numeri enormi di appassionati.

Per concludere, il cineturismo è uno dei fenomeni che può portare grande appeal ad una destinazione, sempre che si gestisca la “celebrità improvvisa” con equilibrio e ponderatezza.