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Hokkaido: un’isola dell’isola

di Margherita Cianci

Spostandosi all’estremo nord del Giappone incontriamo l’Hokkaido- un’isola decisamente interessante da visitare per gli amanti di terre remote, poco conosciute, non affollate di turisti e per gli intenditori di itinerari nascosti ed affascinanti.

L’Hokkaido è una regione fredda. Essendo molto vicina alla Russia Siberiana presenta autunni, inverni e primavere piuttosto rigide ed estati fresche, adattissimo in quest’ultima stagione per chi voglia recarsi in Giappone e sfuggire al caldo umido asfissiante che attanaglia il resto del paese.

Il capoluogo è Sapporo, città dall’atmosfera tranquilla, architettura moderna e strutturata in grandi viali di passeggio prevalentemente pianeggianti.

Il periodo più affascinante per recarsi in Hokkaido è senz’altro la stagione invernale. I paesaggi innevati ed i vari festival, tra cui il famosissimo Yuki-Matsuri (o festival della neve) con le sue maestose sculture di ghiaccio e le numerosissime tradizioni del periodo dello Shogatsu (la fine dell’anno), la rendono una meta davvero imperdibile.

Sapporo è senz’altro la città da cui partire. Consigliati il Parco Shiroi Koibito, famoso per la produzione locale di cioccolato e biscotti al burro, il parco Odori ed il museo della birra. Interessanti sono anche i mercati dei prodotti tipici dove si trovano tantissimi ristorantini di Miso-Ramen, i tagliolini all’uovo serviti in brodo di carne di maiale bollente. L’esperienza di assaggiare un piatto fumante del saporito Hokkaido-ramen seduti in una delle numerose “bettole” all’aperto dove fuori impervia una tempesta di neve è un’atmosfera unica da sperimentare. L’Hokkaido, tuttavia, è conosciuto a livello enogastronomico per l’ottimo sushi, la carne di bovino ed i prodotti caseari.
Il salmone rosso selvaggio è una qualità di pesce che vive solo ed esclusivamente nelle gelide acque del mar d’Hokkaido e ne rappresenta la sua altissima qualità nei ristoranti locali.

A circa 90 minuti di treno da Sapporo si trova il museo degli Ainu- il popolo autoctono dell’isola- che conserva tutt’ora abiti tradizionali cuciti interamente a mano, accessori, utensili in legno e gioielli. Gli Ainu custodiscono ancora le proprie tradizioni linguistiche tramandate solo oralmente utilizzando per la trascrizione l’alfabeto giapponese Katakana (usato per le parole di derivazione straniera).

Per un’escursione giornaliera fuori porta si consiglia la visita della graziosa cittadina di Otaru, parola di origine Ainu che significa “fiume che scorre per una spiaggia sabbiosa”. Otaru colpisce per la sua atmosfera romantica, passeggiando per i canali e perdendosi nelle disseminate botteghine di artigiani di vetro e carillon.

Se visitate l’Hokkaido nella stagione invernale non potete mancare di provare l’esperienza più elettrizzante di tutte: le Onsen giapponesi (le terme).

L’Hokkaido presenta numerosissime stazioni termali e la più vicina a Sapporo nelle adiacenti montagne è senz’altro quella di Jouzankei.

L’impressione è di essere catapultati nel romanzo “il paese delle nevi” di Kawabata Yasunari. Strade innevate immerse nei boschi silenziosi fanno da cornice a piscine esterne ribollenti di acque sulfuree nelle quali le persone si immergono completamente nude ammirando il paesaggio circostante. E’ infatti tradizione delle onsen giapponesi quella di lavarsi e spogliarsi completamente per potervi fare accesso: un’esperienza imperdibile!

Se avrete occasione di visitare l’Hokkaido nel periodo dello shogatsu (capodanno) si consiglia vivamente di recarsi in uno dei numerosissimi templi o santuari buddisti e shintoisti per assaporare appieno le tradizioni del luogo nella notte più lunga dell’anno.

L’Hokkaido è una terra magica, ricchissima di tradizioni e stupendi luoghi di natura, in tutte le stagioni dell’anno.

E’ senz’altro da segnalare, qualora vi si rechi nel periodo estivo, la visita alla località di Furano, immersa nei coloratissimi campi di lavanda. Ed è qui che si producono i famosi profumi della regione.

Visitare “Hokkaido”, letteralmente “via del mare del nord”, significa riscoprire se stessi, in una vastità di sapori, profumi e tradizioni antiche, abbracciati dalla forza del vento.