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COME UTILIZZARE INSTAGRAM AL MEGLIO

di Fabio Riva

Proseguiamo l’articolo iniziato nella scorsa edizione dedicato ad Instagram, uno dei social media più utilizzato e che in ambito turistico risulta essere un grande alleato nella comunicazione.

 

HASHTAG

Per chi utilizza Instagram, il termine Hashtag è ormai molto conosciuto.
Identifica parole chiave utilizzate sia per raggruppare e indicizzare i contenuti che per trovare con facilità argomenti che ci interessano. Sono un’etichetta che serve ad orientarsi in un mare di contenuti su milioni di argomenti diversi.


Rendono un contenuto, e di conseguenza anche il profilo che l’ha pubblicato, più visibile, mostrandolo a migliaia di persone che possono trasformarsi in follower ed essere incentivati ad interagire con quell’account: favoriscono dunque la reputazione del marchio e ne stimolano l’interazione con gli utenti.

Gli #hashtag, se utilizzati in modo opportuno, sono un ottimo strumento per aumentare la visibilità di un contenuto.

Aggiungere hashtag correlati al contenuto da pubblicare, quindi coerenti e in linea con il messaggio che si vuole comunicare, con il settore di appartenenza e con il pubblico in target, fa in modo che i contenuti appariranno a chi segue e ricerca quegli hashtag: aggiungendo hashtag a un post, questo sarà visibile nella pagina hashtag corrispondente. Ogni hashtag ha una infatti una pagina principale che raccoglie tutti i post che utilizzano quello specifico hashtag, che si chiama Popular Page. La Popular Page di ogni hashtag ha una sezione con i Top Post, cioè 9 post che hanno più condivisioni, e una sezione con i Post recenti che hanno utilizzato quell’hashtag.

Gli # generici invece non sono utili per un’attività: perché se da un lato ne amplificano la visibilità, dall’altro posizionano l’immagine in un contenitore (hashtag) “off topic”, fuori tema.
Quindi attenzione agli hashtag che scegliamo, non commettiamo l’errore che molti fanno di inserire degli hashtag che stanno andando di moda solo per racimolare visualizzazioni, alla lunga può essere davvero un’arma a doppio taglio!

Su Instagram occorre poi verificare un ulteriore aspetto: se l’hashtag per qualsiasi ragione è finito nel gruppo degli hashtag proibiti, per motivi di spam, o utilizzo distorto (associato a temi non desiderati online quali crudeltà, nudità, etc.), si rischia, utilizzandolo, di finire nell’oscuramento dello shadow ban, cioè l’esilio oscuro cui Instagram relega i contenuti associati a quell’aggregatore male adoperato, o a quei profili che ne fanno uso
sistematico.
Verificate sempre la liceità dell’hashtag che desiderate utilizzare. Digitatelo nella sezione di ricerca (tasto lente di ingrandimento), una volta trovato toccatelo e sarete re-indirizzati a quel tema.
Se non compare la scritta che descrive il ban, potete stare tranquilli.

Un’altra cosa che possiamo inoltre fare è quella di creare un branded hashtag.
Un hashtag personalizzato che serve ad identificare il tuo profilo aziendale o personale che sia.
Un’etichetta distintiva che serva ad indicizzare i tuoi post o alcuni dei tuoi post.

È inoltre possibile utilizzare degli strumenti online che ci permettono di fare un’analisi dettagliata degli hashtag più in linea con il nostro brand. Alcuni di questi sono ad esempio:
Ninjalitics
Display Purposes
Leetags
Tagomatic
trendmap
RiteTag
Flick.tech

COME AUMENTARE L’ENGAGEMENT SU INSTAGRAM

La condizione primaria per avere successo oggi su Instagram, come abbiamo già detto, è indiscutibilmente “avere una buona copertura”. Questa condizione ci permette di raggiungere più utenti e, potenzialmente, un maggiore engagement.
Oggi per ottenere un maggiore engagement è necessario concentrarsi sulle interazioni e sulla capacità di coinvolgere il nostro pubblico target.

Alcune strategie/accorgimenti da utilizzare in questo contesto sono:
Interagire con i nostri follower e con i post rilevanti, in modo da instaurare una relazione con essi, commentare i loro post, rispondere alle loro stores, ecc.
Postare quando i nostri follower sono attivi e rispondere subito. Grazie agli strumenti di analisi che Instagram ci fornisce, è possibile sapere quando i nostri follower sono più attivi sul social.
Pubblicare meno post ma di valore per il nostro target. Ricordiamoci sempre che le persone sono sui social network per intrattenersi e quindi dobbiamo essere in grado di fornirgli del contenuto che sia per loro di valore, che gli fornisca delle informazioni o che li ispiri a compiere un’azione. Non usiamo i social solo come canale per spammare i nostri prodotti o servizi, non funziona!
Usare call to action per stimolare le interazioni, ad esempio nelle stories è possibile inserire link che riportano a pagine web, ecc.
Prediligete i Reels. in questo momento i reels ottengono molta più visibilità rispetto ai post classici di foto, siano essi anche caroselli. In più è possibile utilizzare anche delle musiche “del momento”, che vengono apprezzate dal social


COMPOSIZIONE DEL FEED

Il feed di Instagram è un po’ come la copertina di un libro, va studiata molto bene a livello di composizione, colori, posizionamento, ecc. in quanto come una copertina pulita e chiara di un libro può convincere una persona ad acquistare il libro o anche solo ad aprirlo e leggere l’indice, così la presentazione del nostro feed può portare una persona a decidere di continuare con la navigazione della nostra pagina o uscire ed andare oltre. Per questo è molto importante avere un feed il più possibile ordinato e rappresentativo della nostra identità aziendale. Dallo stile fotografico, all’utilizzo dei colori dominanti, alla presenza o meno di grafiche, ecc.
Insomma, uno degli aspetti più importanti è quello di avere coerenza, sotto tutti gli aspetti. Non va bene quindi utilizzare uno stile fotografico da una foto all’altra totalmente diverso, come neanche inserire a volte delle grafiche e a volte no, a meno che creino una costante nel feed che sia però visibile e percepibile dagli utenti.

LE STORIES IN EVIDENZA

Le Stories sono state introdotte su Instagram intorno al 2016, principalmente per contrastare l’ascesa di un social network ora praticamente inesistente, Snapchat.
Sono dei contenuti rapidi, sia per chi ne fruisce, sia per chi li produce. Sono foto o video che servono per comunicare in modo più immediato e diretto con i propri followers, raffiguranti momenti di vita, attimi su quello che si sta facendo o si sta pensando.
Tutto quello che postiamo nelle stories dopo 24 ore scompare e non sarà più visibile ai nostri follower. Per questo vengono prodotti spesso quotidianamente.

È però possibile sfruttare le stories per creare dei veri e propri album di foto o video, utilizzando una funzionalità che Instagram ci fornisce, ovvero le stories in evidenza.
Le storie in evidenza vengono posizionate proprio sopra il feed e sono delle storie che rimarranno visibili fino a quando decideremo noi di mantenerle.

Possono essere quindi molto interessanti per suddividere argomenti o tematiche del nostro brand in categorie. Pensiamo ad esempio ad un tour operator che potrebbe creare una categoria di stories per ogni tipologia di viaggio proposto o per ogni macro-destinazione.

ADVERTISING

Anche se ci prodighiamo a creare contenuti di qualità e valore, molto spesso è necessario dare “una spinta” ai nostri contenuti tramite delle sponsorizzazioni. E per questo come già accennato è necessario avere un profilo business o creator.
Come per Facebook, gli annunci di Instagram vengono visualizzati in tutta l’app, inclusi feed degli utenti, Storie, Esplora e altro.

Le sponsorizzazioni su Instagram possono essere realizzate direttamente nell’app oppure tramite uno strumento professionale che Meta (l’azienda che possiede facebook ed Instagram) ci mette a disposizione, ovvero il Business Manager.

Per sponsorizzare un post pubblicato direttamente dall’App abbiamo due modalità:
1. Direttamente dal post cliccando su “Promuovi post”.
2. Dalla Home del nostro account cliccando su “Strumenti Pubblicitari”.
Possiamo quindi:
promuovere il Post più Popolare che ci suggerisce Instagram
scegliere noi stessi un post tra quelli che abbiamo pubblicato di recente
gestire le inserzioni passate andando a visualizzare gli insights

Utilizzando invece il Business Manager, avremo la possibilità di creare delle sponsorizzazioni ad hoc con delle creatività specifiche.

IL PIANO EDITORIALE

Aspetto che considero inoltre fondamentale per potersi organizzare al meglio quando si lavora sui canali social è la creazione di un piano editoriale.
Si tratta del documento che serve a pianificare la pubblicazione di contenuti sui vari canali in nostro possesso (Facebook, Instagram, Linkedin, Tik Tok, ecc.)

La produzione di un piano editoriale ci permette di non andare a casaccio con le pubblicazioni, ma di pianificare una strategia ben precisa mirata a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.
Ci evita anche di arrivare il giorno stesso della pubblicazione a non sapere cosa pubblicare. È infatti importante programmare tutti gli argomenti con largo anticipo, in modo da poter lavorare con calma e qualità sulle fotografie e sui testi da inserire.

Grazie al piano editoriale possiamo programmare i giorni in cui prevediamo di uscire con le pubblicazioni, gli argomenti e su quali canali. Uno strumento indispensabile per fare social media marketing in modo efficace.

INSTAGRAM INSIGHT

Ultimo argomento che voglio affrontare in questo articolo è l’importanza di verificare l’andamento delle nostre azioni sui canali social. Quello che stiamo facendo sta funzionando? Stiamo ottenendo risultati? Stiamo attirando il pubblico giusto per noi?
E questo lo possiamo fare grazie ad una sezione che ci fornisce Instagram, ovvero la sezione Insight.
Si può conoscere meglio il proprio target, da dove arrivano i follower, la loro età, se sono più donne o uomini. Approfondire l’analisi sui contenuti pubblicati per capire se per un progetto funzionano meglio i post a singola immagine, o magari i Reel o ancora i caroselli.

Gli Instagram Insights sono delle armi preziose per affinare la pubblicazione dei tuoi contenuti, renderli appetibili al giusto target e al momento giusto.

Negli Insight è possibile leggere i dati relativi a:
Account Raggiunti, che si riferiscono al numero di utenti unici che hanno visto i nostri contenuti (post, storie, reel, video, video in diretta e anche le sponsorizzazioni) almeno una volta.
Account Coinvolti, dove invece la metrica si riferisce alla quantità di utenti che abbiamo raggiunto e che hanno interagito in qualche modo con i nostri contenuti. Le interazioni possono includere Mi piace, salvataggi, commenti, condivisioni e risposte.
Post Insight, dove potremo analizzare quali post hanno ottenuto interazioni ed hanno performato di più.

E proprio con gli Insight andiamo a chiudere questo articolo su come sfruttare al meglio Instagram. Ci sarebbero ancora molte cose da dire, ma ora avete una panoramica completa su alcuni degli aspetti più importanti da tenere in considerazione quando si vuole utilizzare questo social a livello professionale per la propria realtà aziendale.