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COME UTILIZZARE INSTAGRAM AL MEGLIO (parte 1)

di Fabio Riva

Ad oggi Instagram è uno degli strumenti più importanti che abbiamo a disposizione per il digital marketing.
Sia che abbiamo un’attività che opera online, anche solo parzialmente, o meno, Instagram è uno dei social network su cui non possiamo non essere presenti.
Solo in Italia Instagram conta circa 25 milioni di utenti, i quali trascorrono in media circa 1 ora al giorno sulla piattaforma.
Inoltre, Meta ha lavorato parecchio negli ultimi anni perchè Instagram racchiudesse tutte le tipologie di contenuto che offrono singolarmente altri Social Network quali Facebook, Youtube, Tik Tok.

Infatti con Instagram possiamo utilizzare diverse forme di contenuto in base al messaggio che vogliamo trasmettere ed ai nostri utenti:
• Fotografie (tra cui foto singole, caroselli, immagini con grafiche, ecc.)
• Stories Instagram (brevi video/foto che rimandano anche ad altri contenuti o pagine web specifiche)
• Reels (video brevi che hanno lo scopo di far scoprire un account ed aumentare l’engagement)
• Dirette Live (in cui gli utenti possono interagire direttamente con noi)
• Testo (la caption, che permette di accompagnare i contenuti visivi con del testo)
Questa varietà di formati permette ad Instagram di essere più flessibile e di raggiungere il maggior numero di utenti possibili.


INTRODUZIONE

Instagram ad oggi permette la creazione di 3 tipologie di profili:
Il Profilo Personale, destinato come per il Profilo Utente su Facebook alle singole persone che usano il social come spazio personale di condivisione della propria vita, senza alcuno scopo commerciale. È il profilo standard che Instagram propone di default. Non è adatto ad essere quindi utilizzato dalle aziende o dai brand.
Il Profilo Aziendale che, analogamente alle Fanpage di Facebook, è destinato a brand ed aziende che vogliono promuovere la propria attività su Instagram
Il Profilo Creator, molto simile al Profilo Aziendale, è stato pensato ad hoc per tutti quei professionisti e creatori di contenuti che, pur non avendo un’azienda, promuovono se stessi.

Quali sono le funzioni aggiuntive che Instagram offre agli Account Aziendali e Creator?
Molteplici, e cioè:
Accedere ai dati statistici per monitorare le performance dei contenuti e la demografica del pubblico che segue l’account.
Inserire contatti e link in Bio (telefono, email, professione).
Sponsorizzare i contenuti (post e story) direttamente da app.
Vendere prodotti con la funzione vetrina.
Gestire i DM -messaggi diretti- in modo professionale (risposte salvate e faq).

Se possediamo già un profilo personale, possiamo decidere in base alle esigenze di creare un profilo aziendali/creator totalmente da zero, oppure passare il nostro profilo personale facendolo diventare un profilo business o creator.
Per fare questo basta:
Aprire il profilo Instagram.
Cliccare sul menù in alto a destra
Andare in basso su Impostazioni
Poi su Account
Scegliere la voce “Passa ad un profilo professionale”
In questo modo Instagram ci permetterà di passare ad un profilo creator o aziendale collegando il nostro account Instagram ad una pagina Facebook esistente o, potremo crearne una da zero.


PROFILO PERSONALE PRIVATO VS PROFILO PUBBLICO

Per quanto riguarda il profilo personale, come accennato, possiamo mantenere quello personale se non lo utilizziamo per fare personal branding.
Ipotizziamo che tu sia il proprietario di un hotel o di un ristorante e possiedi già un profilo personale. In questo caso, non avrebbe molto senso che il tuo profilo Instagram riporti il tuo nome + il nome dell’attività.
E’ molto più professionale avere un profilo aziendale per il locale, mantenendo quello personale che puoi utilizzare per la tua vita privata, anche se nulla ti vieta di postare anche contenuti che rimandino al profilo dell’attività che gestisci.
In questo caso sarà di tuo interesse che oltre alla pagine business, anche il profilo personale sia potenzialmente visibile. Per questo è necessario che non sia impostato come profilo privato, ovvero che solamente chi ha la tua amicizia possa vedere i contenuti, ma che lo possano fare tutti, cercando il tuo profilo piuttosto che visualizzare i contenuti tramite explora o gli hashtag.

NOME UTENTE E FOTO PROFILO

La prima cosa da scegliere, anche se può sembrare banale, è il nome utente.
Il nome utente è un po’ come l’URL del nostro sito web, deve essere il più riconoscibile possibile. Perché oltre ad inserire il link del profilo sul nostro sito o sugli altri canali, esso può essere cercato direttamente da una persona interessata e deve quindi facilmente raggiungibile.
Immaginate un nome utente con caratteri alfanumerici… come mai potrebbe essere trovato o ricordato facilmente?
Ecco quindi qualche consiglio:
• Evitare, come detto, di mettere dei numeri se non strettamente correlati al brand. Evitare di mettere anni di nascita o numeri come 1 per distinguere il profilo da un omonimo.
• Evitare nomi che abbiano la doppia lettera in mezzo, per evitare fraintendimenti e difficoltà nel reperire lo username stesso.
• Evitare anche di scegliere username troppo lunghi o difficili da pronunciare.
• Evitare di sfruttare username di brand famosi, modificandoli poiché le persone penseranno di avere a che fare con il brand famoso e non con noi!

Inoltre è sempre bene controllare che l’username scelto sia disponibile anche su altre piattaforme. Sicuramente avere lo stesso username su instagram, su facebook e su youtube per esempio è sicuramente meglio che avere username differenti su ogni piattaforma. Rischierebbe di confondere i nostri utenti.

Altro elemento che è di enorme importanza è la scelta della foto profilo.
È il primo elemento che viene visto dall’utente durante e dopo la ricerca sul canale. Un po’ come il biglietto da visita del profilo. Immaginate di atterrare su un profilo business di un’azienda e vedere una foto profilo vaga o peggio ancora senza foto profilo. Instaurerebbe in voi un senso di fiducia? Non penso proprio, anzi, molto probabilmente creerebbe in voi un senso di diffidenza.

La foto profilo, così come per il nome utente, deve essere il più rappresentativa possibile. È inoltre consigliabile non modificarla spesso, in quanto potrebbe creare confusione nei nostri follower.

SEZIONE BIO

La sezione bio di Instagram è la sezione del nostro profilo dove andiamo a descrivere chi siamo e che cosa facciamo. È limitata a 150 caratteri entro i quali dovremo riuscire a condensare concetti chiave della nostra azienda o la nostra professione, far entrare un URL che riporti al nostro sito internet, oppure al nostro e-commerce, o ancora al nostro portfolio fotografico completo, etc.

La sezione bio di Instagram è quindi di estrema importanza, in quanto rappresenta il primo contatto fra noi e i nostri potenziali follower/clienti. L’obiettivo della bio di Instagram è quello di spiegare (nel miglior modo possibile) agli utenti perché dovrebbero seguirci.
Per questo può anche essere molto interessante creare un moltiplicatore di link nella sezione bio che rimandi a pagine esterne dove andremo a descrivere in modo più dettagliato e accattivante tutti gli aspetti della nostra professione o del nostro brand, i link ai singoli prodotti o servizi ed anche ad eventuali promozioni temporanee.
Per fare tutto ciò possiamo utilizzare vari strumenti, tra cui ad esempio linktr.ee, shor.by oppure Canva.

COME FUNZIONA L’ALGORITMO DI INSTAGRAM

L’algoritmo di Instagram non è altro che il “decisore” dei contenuti che verranno visualizzati sulla piattaforma quando apriamo l’applicazione.
In sostanza ogni volta che apriamo Instagram, l’algoritmo esamina istantaneamente tutti i contenuti disponibili e decide:
Quali post visualizzeremo per primi nel newsfeed e in quale ordine.
Quali post visualizzeremo nella sezione Esplora.
In quale ordine visualizzeremo le storie, i video in diretta, i reels e i video, nel feed e nelle rispettive sezioni.
Non esiste un singolo algoritmo che supervisiona tutto l’iter di funzionamento di Instagram, bensì una serie di classificatori, algoritmi e processi, ognuno con il proprio scopo ma tutti dedicati all’obiettivo vero e proprio: far valere il tempo che spendiamo sull’app.

In pratica Instagram esamina il comportamento passato di ogni utente, analizza tutti i post o i contenuti disponibili e quindi valuta ciascuno di essi per prevedere quanto siano interessanti per quell’utente specifico.
I contenuti che secondo l’algoritmo sono più in linea con i nostri interessi vanno in cima. Per fare ciò, sono considerati migliaia di punti dati individuali, noti anche come segnali di ranking.

I segnali che l’algoritmo tiene in considerazione per il ranking di un contenuto sono:
1. Relazione: l’utente interagisce con noi frequentemente?
2. Interesse: l’utente tipicamente interagisce con questo tipo di contenuto? (es. immagine, reel, carosello, etc)
3. Tempo: il contenuto è stato postato di recente?
4. Frequenza nell’utilizzo: l’utente ogni quanto controlla Instagram?
5. Following: l’utente quante persone segue?
6. Tempo di sessione: ’utente quanto tempo spende su Instagram al giorno?

Ad oggi ogni parte del social (Feed, Explore e i Reel) utilizza un proprio algoritmo specifico.

FOLLOWER

I followers sono la vera benzina del nostro profilo Instagram.
L’algoritmo di Instagram, come abbiamo visto, preferisce (e premia) i profili che hanno un engagement migliore, ovvero un grado di interazione corrispondente all’ampiezza dell’audience.
Più followers abbiamo più Instagram si aspetterà interazioni. Se abbiamo moltissimo followers e poche interazioni, Instagram considererà il nostro profilo poco interessante per il pubblico e quindi lo penalizzerà fortemente. Ecco perché, una pratica che purtroppo ancora oggi molti fanno, ovvero acquistare followers è altamente dannosa, in quanto la maggior parte sono profili finti e di conseguenza non daranno interazioni.

Una strategia invece che può rivelarsi vincente è quella di cercare di interagire con profili simili ai nostri. In questo modo non solo riusciremo ad accrescere la nostra fan base, con profili attivi ed in target con la nostra nicchia, ma educheremo anche l’algoritmo che capirà quali argomenti ci interessano.
Non dobbiamo quindi avere paura a seguire una pagina di altri hotel o ristoranti (o qualsiasi tipologia simile alla nostra) perché è proprio lì che potremmo trovare il nostro pubblico target.