Articolo di Fabio Riva
I BIOS cognitivi rappresentano un concetto fondamentale nell’ambito delle scienze cognitive, offrendo una prospettiva unica per comprendere il funzionamento del cervello e della mente umana.
Il termine “BIOS cognitivi” deriva dall’acronimo “Brain-Inspired Operating Systems”, che letteralmente si traduce in “sistemi operativi ispirati al cervello”. Si riferisce a un modello computazionale che cerca di emulare il funzionamento del cervello umano, sia a livello strutturale che funzionale. I BIOS cognitivi sono progettati per simulare i processi neurali e cognitivi che si verificano nel cervello, consentendo agli scienziati di studiare e comprendere meglio la mente umana.
Il concetto di BIOS cognitivi ha radici profonde nella storia della ricerca scientifica, con contributi significativi provenienti da diverse discipline, tra cui la neuroscienza, l’intelligenza artificiale e la psicologia cognitiva. Nel corso degli anni, i ricercatori hanno sviluppato modelli sempre più sofisticati e complessi dei BIOS cognitivi, integrando nuove scoperte e teorie nel campo delle scienze cognitive.
APPLICAZIONE DEI BIAS COGNITIVI NELLE UI (INTERFACCE UTENTE)
Le interfacce utente (UI) giocano un ruolo cruciale nell’esperienza degli utenti online e nella loro interazione con siti web, app e altre piattaforme digitali. In questo campo, i bias cognitivi vengono utilizzati strategicamente nella progettazione delle UI per influenzare il comportamento degli utenti e migliorare l’usabilità complessiva del prodotto.
La progettazione delle UI basata sui bias cognitivi si basa sulla comprensione dei modelli di pensiero umano e su come possono essere influenzati per guidare il comportamento degli utenti. I progettisti delle UI utilizzano una varietà di tecniche per sfruttare i bias cognitivi e massimizzare l’efficacia delle loro interfacce.
Esempi di Bias Cognitivi nella Progettazione di UI e UX design
Ecco alcuni modi in cui i bias cognitivi vengono applicati nel design UI (User Interface) e UX (User Experience):
- Effetto di Scarsità: Utilizzare frasi come “Offerta limitata” o “Ultimi pezzi disponibili” per creare un senso di urgenza negli utenti, spingendoli ad agire rapidamente. Mostrare la disponibilità limitata di un prodotto o di un’offerta per aumentare la percezione del suo valore (come ad esempio i pochi posti rimasti in un viaggio di gruppo).
- Ancoraggio e Decoy Effect: Presentare opzioni di prezzo in modo strategico, utilizzando prezzi di riferimento o prezzi “anchor” per influenzare le decisioni d’acquisto degli utenti. Introdurre una terza opzione con un prezzo più alto (decoy) per rendere un’opzione specifica più attraente rispetto alle altre.
- Effetto di Conferma: Utilizzare recensioni positive, testimonianze e valutazioni da parte di altri utenti per confermare le opinioni degli utenti e aumentare la fiducia nel prodotto o servizio. Mostrare elementi visivi che confermano la decisione dell’utente, come badge di approvazione o sigilli di qualità.
- Effetto di Framing: Presentare le informazioni in modo che influenzino la percezione degli utenti. Ad esempio, fornire informazioni su un prodotto in modo positivo anziché negativo può influenzare la decisione d’acquisto. Utilizzare immagini e testo per enfatizzare i benefici del prodotto o del servizio, incoraggiando gli utenti a compiere determinate azioni.
- Effetto di Fiducia e Autorità: Mostrare loghi e certificazioni di autorità riconosciute per aumentare la fiducia degli utenti nel sito web o nell’app. Utilizzare testimonianze e raccomandazioni da parte di figure di autorità nel settore per confermare l’affidabilità del prodotto o del servizio.
- Effetto di Semplicità: Progettare un’interfaccia utente intuitiva e facile da navigare per ridurre la percezione di complessità e aumentare l’attrattiva del prodotto o del servizio. Semplificare il processo di checkout o di registrazione per ridurre le barriere all’acquisto e migliorare la conversione degli utenti.
In sintesi, l’applicazione consapevole dei bias cognitivi nel design UI e UX può migliorare significativamente l’esperienza degli utenti, aumentare l’engagement e le conversioni, e rendere il sito web o l’app più efficaci nel raggiungere gli obiettivi di marketing e di business.
APPLICAZIONE DEI BIAS NELLE STRATEGIE DI PRICING
Le strategie di pricing basate sui bias cognitivi sfruttano le tendenze e le percezioni irrazionali dei consumatori per influenzare le loro decisioni d’acquisto. Alcuni dei principi chiave dei bias cognitivi utilizzati nelle strategie di pricing includono:
- L’effetto dell’ancoraggio: Le persone tendono a basare le loro decisioni su un prezzo di riferimento iniziale.L’uso di prezzi di riferimento, come “prezzo originale” o “prezzo consigliato”, può influenzare la percezione del prezzo effettivo e aumentare la propensione all’acquisto.
- La teoria del prezzo “charm”: L’uso di prezzi che terminano con numeri che suggeriscono un risparmio o un affare, come $9.99 anziché $10.
- L’effetto di contrasto: La percezione di un prezzo come più conveniente in relazione a un altro prezzo.
- L’effetto di appartenenza: La predisposizione delle persone a pagare di più per prodotti o servizi associati a marchi di alta qualità o status.
- I prezzi a Scaglioni: La suddivisione dei prezzi in scaglioni può influenzare la percezione del valore del prodotto e incoraggiare gli acquisti. Ad esempio, offrire una versione di base a un prezzo più basso e versioni premium a prezzi più alti.
L’utilizzo di questi bias in una strategia di pricing è una pratica molto conosciuta e molto diffusa (basti pensare ai prezzi esposti al supermercato).
APPLICAZIONE DEI BIAS NELLE CAMPAGNE DI MARKETING
Un’altra applicazione fondamentale dei bias cognitivi può avvenire anche nelle campagne di marketing pubblicitarie.
Anche in questo caso si potrà andare ad agire su quelle che sono:
1 – Scarsità di Prodotti: L’uso di frasi come “Offerta limitata” o “Ultimi giorni” può creare un senso di urgenza negli utenti e spingerli ad agire rapidamente.
2 – Testimonianze e Recensioni: Mostrare testimonianze positive e recensioni da parte di altri clienti può confermare le opinioni degli utenti e aumentare la fiducia nel prodotto o servizio.
3 – Offerte Speciali Limitate: La creazione di offerte speciali a tempo limitato o in edizione limitata può generare un senso di esclusività e aumentare l’attrattiva del prodotto.
RIFLESSIONI ETICHE SULL’UTILIZZO DEI BIAS COGNITIVI
L’uso dei bias cognitivi nel digital marketing solleva importanti questioni etiche e morali riguardanti l’influenza e la manipolazione del comportamento degli utenti e la responsabilità nelle pratiche di marketing online.
Come ormai abbiamo capito, l’utilizzo dei bias cognitivi può influenzare le decisioni degli utenti e manipolare il loro comportamento d’acquisto senza il loro pieno consenso. Questa pratica deve essere quindi ponderata e controllata, in modo da non ledere agli utenti e alla loro capacità di prendere decisioni autonome e informate.
È fondamentale che i marketer siano trasparenti riguardo alle pratiche utilizzate nel marketing online, compreso l’uso dei bias cognitivi e hanno la responsabilità di proteggere gli interessi e il benessere degli utenti, evitando pratiche di marketing ingannevoli o manipolative. È importante quindi cercare di garantire che le strategie di marketing basate su questo siano utilizzate in modo etico e rispettoso nei confronti dei consumatori, evitando di sfruttare le loro debolezze cognitive a fini di lucro.
Solo in questo modo le pratiche di marketing online saranno sostenibili nel lungo termine.