turismo enogastronomico

lettere al direttore - settembre 2021

di Marina Ambrosecchio

  1.     Si sente spesso parlare di consumattore (con 2 t) turistico. Cosa si intende ?

Questo neologismo riflette un profondo cambiamento nella società poiché esprime la volontà di un numero crescente di consumatori di non essere più i destinatari passivi di beni e servizi , diventando sempre più attenti nelle loro abitudini di acquisto , guidati nelle loro scelte da considerazioni etiche e ambientali. Questo nuovo rapporto con i consumi riguarda tutti i settori –, ed in particolare il turismo. Qui la figura del consumattore è spesso riferita al turismo esperienziale dove il fruitore diventa non solo consumatore  ma anche attore poiché viene coinvolto nell’esperienza che renderà la vacanza un momento principe della sua esistenza, un’esperienza da vivere e riprodurre .

 

  1.     Mi piacerebbe occuparmi di cibo e vino. Ci sono attività che permettono questa specializzazione in ambito professionale turistico ?

Il turismo enogastronomico in Italia ha dimostrato un trend in forte crescita negli ultimi anni, considerando che qualsiasi tipologia di turismo viene  affiancata da attività afferenti alla gastronomia territoriale e nazionale in genere. Una delle figure che possono meglio esprimere la sintesi di tali aspetti è quella del food & beverage manager che non deve essere considerata come un mero coordinatore dell’area food ma piuttosto l’animatore delle peculiarità enogastronomiche che portano poi alla vera scoperta culturale del territorio di riferimento.

 

  1.   È Vero che per gran parte i beni culturali italiani sono di proprietà della Chiesa Cattolica e non dello Stato ?

Possiamo affermare senza ombra di dubbio che il patrimonio dei Beni ecclesiali è di proporzioni di gran lunga superiori a quanto possiamo immaginare e sicuramente molto più ampio dei beni di proprietà dello stato.

Ciò rende conto della nascita che data proprio di questi ultimi anni, dei parchi culturali ecclesiali dove la collaborazione fra le Diocesi ha portato alla realizzazione di cammini e  percorsi di pellegrinaggi, che portano alla scoperta di antichi gioielli architettonici che testimoniano della fede ai santi Patroni del luogo e del territorio, contribuendo al rafforzamento delle radici e delle matrici culturali da cui nascono culti e tradizioni popolari radicate, anche se talvolta perdute.