volo aereo

lettere al direttore - maggio 2021

di Marina Ambrosecchio

LEI PENSA SIA UN ARGOMENTO RIPROPONIBILE IN ITALIA?

Sin dal 1970 l’attenzione per l’ambiente e l’ecologia ha dato luogo a politiche nazionale e regionali per lo sviluppo sostenibile ,ma è soltanto negli anni ’90 che una crescente attenzione viene data alla diversità culturale ed al patrimonio intangibile determinando quindi una serie di specifiche misure volte alla gestione e alla protezione dei beni culturali , divenuti parte integrante dei beni dell’umanità, come sancito da atti e regolamenti promulgati dall’UNESCO.
La componente diretta dell’ heritage è profondamente connessa al fenomeno del turismo culturale che risulta essere in forte crescita nell’ultimo quinquennio, e pertanto è indubbio che tale componente possa giocare il ruolo di forte attrattore turistico nel prossimo futuro.

 

TORNEREMO A VIAGGIARE IN AEREO NEL FUTURO OPPURE L’EVOLUZIONE SARA’ TALE DA RENDERE L’UTILIZZO DEL VOLO AEREO COME UNA SCELTA ECONOMICAMENTE RISERVATA A POCHI?

L’utilizzo del volo aereo è certamente collegato alla gestione del risk management cosi come per tutte le attività legate al comparto turistico e ricettivo. L’applicazione di standards di safety reiterati e consolidati nel tempo sarà la sola arma per offrire fiducia e persuadere il viaggiatore a riprendere l’utilizzo delle compagnie aeree. L’unico aspetto da dover tener ulteriormente in conto può essere la gestione di tipo monopolistico su determinate rotte nazionali, dove l’applicazione di una corretta policy di governance dovrebbe tutelare il viaggiatore da aumenti spropositati di tariffe.
Si ipotizza la ripresa a volare secondo i parametri del pre-covid solo dal 2023 allorché gli effetti della pandemia avranno allentato la pressione sull’economia di tutte le nazioni.