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HOTEL PERA PALAS - ISTANBUL

di Fulvio Badetti

L’hotel Pera Palas è considerato oggi uno dei più importanti edifici storici di Istanbul ed è registrato sotto la protezione generale della legge turca (N°2863 del 1983 e successiva modifica con la legge N°5226 del 2004) relativa al patrimonio culturale della Turchia.
Non si può parlare di Istanbul senza prendere in considerazione il famoso e storico albergo Pera Palas, iniziato nel 1892 e terminato nel 1895 dall’architetto franco-turco Alexander Vallaury per conto della società Wagons-Lits, degno ancor oggi di essere visitato e preferibilmente alloggiarci.
L’idea nacque per soddisfare le esigenze dei passeggeri dell’Orient Express in modo che potessero trovare presso l’ultima tappa del viaggio una struttura paragonabile in eleganza e comfort degne dei migliori alberghi in Europa.
Lo stile è tipico dell’architettura “istanbuliota” del XIX secolo tra lo stile neoclassico e l’art nouveau.

Il Pera Palas esordiva come una meraviglia tecnologica. Si trattava del primo edificio con alimentazione elettrica, come nemmeno le regge ottomane possedevano ed era dotato di acqua calda corrente e del primo ascensore di Istanbul.
La facciata esterna è in stile neoclassico mentre gli interni sono influenzati dallo stile orientale, in particolare l’interno della sala da ballo col contrasto di bianchi e di neri.
Le camere da letto sono illuminate da lampadari di Murano ed i bagni sono rivestiti in marmo di Carrara.
Lo spazio interno si sviluppa in una area rettangolare di base 47 x 28 metri con uno spazio al centro che consente l’ingresso della luce solare, coperto da sei cupole di metallo e vetro. Al primo piano sono presenti il bar “Orient”, la Pasticceria Francese, la Pasticceria Pera e la sala da tè “Kubbeli”.

BREVI NOTE STORIOGRAFICHE


Durante la sua lunga storia hanno alloggiato al Pera Palas diverse personalità tra cui Mustafa Kemal Ataturk (camera 101 ora adibita a museo), lo scrittore Pierre Loti, la scrittrice Agatha Christie (camera 411 dove pare abbia scritto buona parte del suo libro Assassinio sull’Orient Express), Ernest Hemingway, re Edoardo VIII, l’Imperatore d’Austria-Ungheria Francesco Giuseppe, Alfred Hitchcock e Jacqueline Kennedy Onassis.
Durante la Seconda guerra mondiale, l’albergo era diventato un punto strategico per la raccolta di informazioni da parte di agenti stranieri, appartenenti sia alle potenze dell’Asse che a quelle Alleate
L’11 marzo 1941 l’hotel subì un attentato dovuto all’esplosione di una valigia arrivata ad Istanbul da Sofia insieme alla delegazione diplomatica britannica, cacciata da Sofia a causa dell’invasione della Bulgaria da parte dell’esercito nazista.
La valigia si trovava tra i bagagli della delegazione diplomatica britannica e fu apparentemente infiltrata da degli agenti bulgari sotto l’ordine delle forze naziste. Lo scoppio causò 6 morti e 25 feriti.

L’Hotel Pera Palas oggi:
E’ gestito dal gruppo Jumeirah, ed è classificato come “Special Class”.
Ha 6 piani ed un numero complessivo di 130 camere (non fumatori) , di cui 115 camere doppie e 15 singole. Dispone di un terrazzo/giardino, palestra, piscina coperta, sauna, bagno turco, parcheggio privato, bar e ristorante.

 

CURIOSITA’

 

Al Pera Palas si tenne la prima mostra di pittura e nel 1925 il primo Ballo di Capodanno organizzato in un albergo.
La cucina dell’hotel fu la prima ad offrire ai propri ospiti l’utilizzo del curry in cucina e la prima zuppa di tartaruga .
Oltre le sale museali di Ataturk ed Agatha Christie, al Pera Palas ci sono la suite di Greta Garbo decorata con profumo di rosa e sete, la suite di Ernest Hemingway con alcuni suoi libri, la suite Pierre Loti con vista sul Corno d’Oro.
Le opere letterarie dove viene citato l’albergo, sono: The Snows of Kilimanjaro di Ernest Hemingway, Travels With My Aunt di Graham Greene, Murder on the Eastern Express di Agatha Christie …
Istanbul dopo la Prima Guerra Mondiale, era stata occupata dalle forze alleate, ed un giorno quando Ataturk (prima della guerra di indipendenza) entrò al Pera Palas, creò una grande eccitazione tra i comandanti delle forze di occupazione presenti nell’albergo i quali volendolo invitare al loro tavolo, Ataturk rispose loro con questa frase:
“Anche se al momento sembrano essere i proprietari di Istanbul, se ne andranno molto presto. Ecco perché sono ospiti qui, per cui se lo desiderano possono venire al mio tavolo.”