VIA DI FRANCESCO PER GERUSALEMME
di Cristina Menghini
A piedi da Assisi al Porto antico di Ancona
A cavallo tra Umbria e Marche esiste uno straordinario itinerario, percorribile sia a piedi che in bicicletta, di oltre 170 km, in gran parte per sentieri, mulattiere e sterrati, che transita per quattro parchi e riserve naturali (Parco del Monte Subasio, Riserva Naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi e Parco regionale del Conero), tocca cinque città di grande interesse storico-architettonico (Assisi, Gualdo Tadino, Fabriano, Osimo e Ancona) e collega importanti luoghi francescani ancor oggi vivi e intrisi di spiritualità.
E’ la Via di Francesco per Gerusalemme, che collega Assisi al porto antico di Ancona.
In questo territorio San Francesco passò più volte ma il percorso che si vuole valorizzare riguarda il passaggio del Poverello di Assisi nel 1219, quando il Santo raggiunse Ancona per imbarcarsi alla volta della Terra Santa. Il percorso prevede il transito su tre passi appenninici per poi scendere sui crinali collinari che si affacciano sul mare Adriatico, fino ad arrivare al porto antico del capoluogo marchigiano.
Dal centro spirituale di Assisi l’itinerario si snoda tra i fitti boschi del Monte Subasio, passando per la chiesetta di Satriano, luogo in cui secondo le fonti francescane, nel 1226 il Santo venne adagiato morente sul terreno dalla delegazione di cavalieri che lo stava accompagnando nel suo ultimo viaggio di rientro ad Assisi. Da qui si raggiunge la città di Gualdo Tadino, sviluppatasi intorno alla Rocca Flea, fortezza del X secolo. Dopo una salita impegnativa si valica il primo passo appenninico del Monte Serrasanta dove si trova l’omonimo eremo, e si entra in territorio marchigiano, nel comune di Fabriano. Ad accoglierci nella frazione di Campodonico, la splendida Abbazia di San Biagio in Caprile e a seguire il secondo Passo appennico, quello del Monte Rogedano, dove in primavera è possibile ammirare la fioritura dell’asfodelo. Lungo il percorso si incontra uno degli eremi francescani meglio conservati: Santa Maria di Valdisasso a Valleremita, dove anche San Francesco soggiornò per diverso tempo. Dalla conca di Fabriano, crocevia di altri importanti Cammini, ci si dirige verso la cintura del Monte San Vicino, passando per il piccolo centro di Albacina, per affrontare quindi il terzo e ultimo passo montano transitando per il suggestivo Eremo dell’Acquerella, luogo di nascita dell’ordine dei cappuccini, e per l’Abbazia romualdina di San Salvatore in Val di Castro. Con l’addolcirsi dei contrafforti montani il percorso entra nell’area collinare toccando i sorprendenti borghi incastellati di Precicche e Domo e la spettacolare Abbazia di Sant’Urbano di Apiro. Si entra nella zona del verdicchio e si transita per Favete dove san Francesco fece costruire una chiesetta, purtroppo oggi distrutta dal terremoto, e dove il santo si ritirò per alcuni mesi in preghiera in un antro reso bello da una cascata d’acqua. Per contrade di campagna si arriva a Cupramontana, sede della piccola ma deliziosa Abbazia del Beato Angelo, si attraversa San Paolo di Jesi tra ulivi e vigneti e si entra nel paesaggio dei calanchi del crinale collinare posto tra le valli fluviali dell’Esino e del Musone. In territorio di Filottrano si incontra il borgo di Cantalupo e per ormai comodi sentieri si prosegue fino alla città di Osimo, importante urbs romana e luogo francescano. Entrando nel territorio di Camerano si transita nel Parco del Conero fino all’ingresso della città di Ancona. Scorci mozzafiato sul Mare Adriatico e sentieri secolari condurranno il pellegrino fino al centralissimo Duomo di San Ciriaco senza passare per le vie urbane. Infine la scalinata che conduce al Porto antico passando sotto l’Arco di Traiano porterà al mare, alla fontana simbolo della Porta d’Oriente, da dove ci si imbarcava per la Terra Santa.