VACANZA IN BARCA A VELA: MONOSCAFO O CATAMARANO?
di Aldo Lavezzo – saidisale.com
Per capire se per una vacanza in barca a vela è meglio scegliere un monoscafo o un catamarano, bisogna riflettere sugli aspetti che meglio chiariscono i motivi per cui ci si pone la domanda: il gusto di veleggiare, il bisogno di spazi e la capacità economica.
Che si scelga un tipo di scafo o l’altro però, se è la prima volta, si sappia che è bene prepararsi cominciando dalle quattro cose da sapere per fare una vacanza in barca: attitudine, gestione degli spazi a bordo, abbigliamento e accessori giusti.
Oltre ovviamente conoscere le variabili che spesso ci si trova ad argomentare più o meno bene con i nostri compagni di viaggio: la meteo, gli imprevisti e la convivenza.
Ma se state analizzando la scelta dal punto di vista del tipo di scafo, probabilmente saprete già che la barca a vela non è solo una cosa da fighetti o quanto meno, avete avuto informazioni più o meno incoraggianti.
Sì, perché il viaggio perfetto esiste, se lo si vive con buon senso e il giusto spirito. E’ la capacità di sapersi adattare alle circostanze, senza inutili limitazioni, la vera pozione magica per godersi una vacanza così, soprattutto per chi è in cerca di nuove emozioni.
Vacanza in barca a vela con il catamarano.
Questa imbarcazione a differenza della barca a vela (monoscafo), è come se ne avesse due affiancate, due scafi quindi, entro i quali si trovano servizi e cabine. E’ evidente che la sua peculiarità sarà avere più spazio in coperta (la parte esterna), una “apparente” maggior stabilità e per contro però, meno emozioni in navigazione, quelle che un monoscafo invece può regalare.
Chi sceglie dunque il catamarano anziché una barca a vela monoscafo, cerca principalmente maggior comfort, non certo le prestazioni veliche. Esistono catamarani con uno spirito decisamente sportivo ma non sono così diffusi per il noleggio e le vacanze.
Benché il mercato dei catamarani sia fortemente in crescita un po’ ovunque, in Italia non se ne trovano molti, non tanti quante le barche a vela ma nelle destinazioni esotiche, sono decisamente quelli più diffusi.
Se vogliamo dare una risposta a questo, potremmo dire che è un fattore principalmente legato al loro costo. Se comprarli è già oneroso, la manutenzione lo è altrettanto e l’ormeggio in un porto, ancora di più.
Disposizione degli spazi
Qui di seguito un’immagine d’esempio, che rappresenta in pianta quelli di un Lagoon 440 (uno dei cantieri più diffusi nel charter). E’ una barca poco più di 13 metri ed ha una larghezza di circa 5 metri, che può accogliere comodamente 8 persone in cabina, oltre lo skipper/marinaio, che ha eventualmente la sua a prua (è indicata nella figura).
Ma è solo un esempio, perché il mercato offre ovviamente una vasta gamma di possibilità oltre il Lagoon. Infatti troviamo ad esempio Nautitech, Leopard, Mahè, Bali, Alumer, Saba, Lipari, ecc. e soprattutto, diverse soluzioni, anche di dimensioni leggermente ridotte ed ovviamente, molto più generose.
Arrivati in banchina, un catamarano ci accoglie con una “veranda” esterna (pozzetto di poppa) con delle scalette comode e spaziose per accerdervi. Si entra in barca passando poi in una sorta di soggiorno con angolo cottura e grandi finestre, molto luminoso. Cose che offrono una sensazione più “accogliente” e simile ad una casa.
Le cabine si trovano al “piano” inferiore e solitamente sono abbastanza spaziose. Dipende poi ovviamente dalla struttura e dimensione della barca.
In coperta a prua (la parte davanti), si trova generalmente una grande rete, sulla quale solitamente ci si sdraia a prendere il sole, mentre il mare sfila sotto lo scafo in navigazione o dove la sera ci si rilassa con una birra in mano, mentre si contano le stelle.
Qui a volte si può trovare anche un’altro pozzetto, simile alla veranda di ingresso. Più piccolo di dimensioni ma molto comodo per ritrovarsi a chiacchierare in sicurezza e in comodità, anche durante la navigazione.
In base ai modelli, potreste trovare anche il fly, come sui motoscafi. E’ una sorta di “secondo piano” della barca, dove si trova solitamente anche il ponte di comando e in alcuni casi un altro bel prendisole. Non è sempre così ma in tal caso, si ha un punto di vista molto scenografico, oltre che pratico per chi è al timone.
Pro e contro
Con un catamarano quindi, si privilegia la navigazione e la vivibilità comoda ma con dei pro e contro. Vediamoli.
Quando si sale a bordo di una barca a vela (monoscafo o catamarano), sono le vele la propulsione principale della nostra barca, per cui entrano in gioco le leggi della fisica e della fluido dinamica, tranne in un certo senso, quando si decide di muoversi solo a motore.
Se sotto l’effetto delle vele una barca a vela monoscafo “sbanda” al vento (vedi la foto sopra), è grazie all’azione della deriva (una cosa lunga posta sotto lo scafo, immersa nell’acqua di diversi metri, con un bulbo molto pesante) che contrastando la forza del vento sulle vele, le permette di acquisire più o meno velocità a seconda che le vele siano regolate più o meno perpendicolari alla provenienza del vento.
Il catamarano al contrario, non avendola o almeno, non con le stesse caratteristiche e funzionalità (dipende dai modelli), rimane più “orizzontale”. Per un’evidente diversa conformazione strutturale.
Questo vuol dire che in navigazione con il catamarano, non si potranno mantenere agevolmente rotte vicine al controvento (la bolina), cosa che può fare invece la barca a vela.
Questo cosa vuol dire? Che a parità di rotta e provenienza del vento, obbliga il catamarano a percorrere più strada per raggiungere uno stesso punto. A meno che logicamente non si decida di andare a motore. Discorsi un po’ tecnici ma che fanno la differenza, quanto meno sui tempi di percorrenza.
Se volete divertirvi un po’ con i termini marinareschi, dopo leggetevi: “cazza cosa?”.
Il fatto inoltre che il catamarano sia molto largo e senza deriva lunga, lo rende un po’ più “passivo” al moto ondoso del mare. Contrariamente alla barca a vela che invece può tagliare meglio l’onda, dando così la sensazione di una navigazione, diciamo più “dolce”.
Differenze che a grandi linee si possono notare anche tra un motoscafo a motore ed una barca a vela, dove subentrano altre dinamiche fisiche e aspetti tecnologici.
Il fatto inoltre che un catamarano non abbia la deriva lunga quanto una barca a vela monoscafo, permette a questo di ormeggiare avvicinandosi molto più alla riva. Ed in acque ristrette, avendo due motori (come un motoscafo), può manovrare più agevolmente. Insomma, certi “compromessi” che vanno valutati.
Il catamarano è un po’ più soggetto al rollìo, per cui con mare formato, non potendo “tagliare” le onde come un monoscafo, subirà un po’ di più il moto ondoso. Una sensazione che si avverte soprattutto con venti cosiddetti portanti, cioè quelli che durante la navigazione, provengono diciamo più o meno dalla parte posteriore della barca rispetto la rotta lungo la quale state navigando. Altro discorso un po’ tecnico che però non deve farvi preoccupare.
La sensazione della nausea è una condizione quasi esclusivamente emotiva …ed esistono dei rimedi per il mal di mare, che valgono sia che si viva il mare con un catamarano, una barca a vela monoscafo o con una barca a motore. Ho scritto un articolo proprio su questo, dove spiego la differenza di sensazione tra un motoscafo ed una barca a vela.
I costi di un catamarano
Beh, il catamarano è una barca comoda, versatile e questo si paga, mediamente il 40% in più della barca a vela monoscafo.
Considerando un Lagoon 42 ad esempio (da 6 persone a 10/12 – dipende dai layout e anno di varo), per una settimana (difficile trovarli per meno giorni ma può capitare) i costi mediamente vanno da 2/3000 euro in su, fino a 7/8000 euro in alta stagione. Dipende logicamente dall’anno di immatricolazione, dallo stato di manutenzione e dal luogo in cui è ormeggiato.
Costi che contemplano il noleggio ma come dicevamo in apertura anche l’ormeggio nei porti (occupano più spazio) e il carburante (hanno 2 motori).
Adatto dunque a chi cerca consapevolmente un’esperienza di mare e navigazione di un certo tipo, senza compromettere troppo quindi la propria abitudine e attitudine.
Vacanza in barca a vela con un monoscafo.
Abbiamo appena descritto le differenze strutturali tra i due scafi, determinanti a far comprendere le principali differenze in navigazione e le prestazioni con l’effetto propulsivo delle vele.
Se si sceglie invece un monoscafo, si cerca prima di tutto l’emozione della navigazione a vela. Una sensazione che il catamarano non potrà certo donarvi, se non con i venti portanti descritti poco fa, quelli cioè che permettono alla barca di “correre” più veloce.
Navigare a vela
La sensazione del “oddio cado in acqua” rappresentata dalla foto qui sotto, è una caratteristica tipica della barca a vela, qualcosa di cui dovrete tenere conto in caso scegliate queste genere di imbarcazione ma che un bravo skipper però, saprà gestire al meglio.
Tenete presente che è la sua condizione naturale, fatta per navigare in questo modo. Per cui godetevi il viaggio e apprezzate il vigore del vento e delle emozioni che questa andatura vi saprà certamente regalare.
La capacità di chi governa le vele ed è al timone, sarà quella di mantenere lo scafo in un giusto rapporto tra l’intensità del vento, la rotta da seguire e la regolazione delle vele.
Disposizione degli spazi
Altra differenza da un catamarano, sono gli spazi (a parità di lunghezza), relativamente meno “comodi”, anche se ultimamente i cantieri progettano scafi che coniugano molto bene sia lo spirito sportivo che l’abitabilità. Tutto dipende sempre da ciò che si cerca.
In questo caso, dalla banchina noterete un solo “pozzetto”, quello che nel catamarano chiamavamo “veranda”. Avrete a disposizione subito la timoneria e non ci sarà un “secondo” piano oltre quello. Vi troverete subito, per dirla con un’espressione più analoga a quella di una casa, al piano terra.
Le cabine saranno sempre al “piano di sotto” (si dice sotto coperta). Qui vi accoglierà la dinette o quadrato (i puristi la chiamano così, per non confonderla con quella dei camper – la funzione è identica). Ci si trova la cucina, quella che nel catamarano era all’ingresso con tutte le finestre attorno.
La disposizione delle cabine segue un po’ la forma dello scafo in coperta, a differenza del catamarano che da questo punto di vista invece ha più spazio, avendo una struttura in coperta studiata in modo differente, più uniforme.
Questo vuol dire far leva sulla capacità di “adeguarsi” un po’. In base alla stazza della barca infatti, si avrà a disposizione più o meno spazio per muoversi e dormire (vedi foto in sequenza qui sotto). Sono comunque aree giuste e sufficienti per godersi al meglio ogni genere di vacanza vi aspettiate di vivere.
Pro e contro
Leggendo, avrete già cominciato a comprendere un po’ le differenze, a farvi un’idea. Diciamo che gli spazi sono la grande differenza.
Se in un catamarano difficilmente “abbasserete la testa” per entrare in una cabina (dipende ovviamente dalla stazza della barca), in una barca a vela come vedete dalle foto qui sopra, dovrete mettere in moto gli addominali e l’attenzione a dove la metterete …la testa. Questo non è un contro ma per alcuni lo potrebbe essere.
I pro sono decisamente lo stile di navigazione e la sensazione che questa può generare ed indubbiamente l’aspetto economico. Si troverà più facilmente posto nei porti e fare carburante, costerà certamente meno.
Gli impianti a bordo saranno diversi (ma è un tema più di pertinenza di chi sarà al comando) ma anche da questo punto di vista, se in un catamarano sarà più facile trovare certi aggeggi che renderanno la permanenza a bordo più gradevole (generatore di corrente, desalinizzatore dell’acqua, il ghiaccio in frigo, l’aria condizionata, ecc..), sappiate che anche le barche a vela possono esserne dotate. Dipende sempre da ciò che cercate e dalla vostra capacità di spesa. Oltre ovviamente al vostro stile di vita e ciò che cercate da una vacanza come questa.
I costi di una barca a vela monoscafo
Abbiamo detto che tra una barca a vela monoscafo e un catamarano, i costi variano mediamente del 40%.
A parità di lunghezza e anno di costruzione, la barca a vela quindi costerà meno del catamarano, sia dal punto di vista del noleggio che di ormeggio nei porti, perché occupa meno spazio, quanto meno in larghezza. Oltre ad avere un motore solo, a cui dunque dare meno da “bere”.
Una barca di 42 piedi (come l’esempio portato per il catamarano), potremmo trovare barche a partire da 1200/1500 euro fino a 2500/3000 euro per l’alta stagione. Può essere anche meno o di più, dipende come sempre dall’anno della barca, dal suo stato di manutenzione e dal luogo in cui è ormeggiata.
Come si può notare, sono due pesi, due misure, due stili di vita e di navigazione.
Quindi: vacanza in barca a vela monoscafo o catamarano?
E’ una questione di gusti… molto soggettivi. E non per ultimo… il costo, davvero importante.
Ai caraibi il catamarano è ideale, perchè “pescando poco” (intendo dire quanto la deriva entra nell’acqua) ci si può avvicinare di più alla riva senza rischiare di incappare nelle barriere coralline, quanto meno quelle accessibili.
In Italia va a gusto personale. Ho navigato con entrambi portando famiglie e amici con il catamarano e gli stessi anche con la barca a vela. Si sono sempre divertiti, a prescindere dal tipo di scafo, perchè il loro obiettivo era appunto divertirsi, non imparare ad andare in barca a vela. Per cui con il senno di poi, hanno dichiarato di preferire il catamarano, perchè erano più comodi a cazzeggiare che per cazzare.
Io personalmente preferisco una bella barca a vela invece, perché mi piace veleggiare, gestire il vento, sfruttare il meno possibile il motore, cosa che per un catamarano che pesa qualche tonnellata in più, è difficile fare.
Quindi che dire. A te la scelta.
Ti è piaciuto questo articolo? Hai deciso con quale scafo farai la tua prossima vacanza? Goditi l’esperienza che sei disposto a vivere, in base a ciò che ti fa sentire più in serenità e per la quale sei disposto ad investire il tuo tempo e le tue risorse.
Ricordati solo che in mare siamo sempre tutti degli ospiti, sia che ce l’abbiamo grande o piccolo (lo scafo). Rispetta la natura ed i tuoi vicini.
La barca è solo un mezzo, per scoprire il bello di questo modo di vedere il mondo, di vivere la vita e quel mare, che unisce ciò che la terra allontana.