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TURISMO TERMALE e di BENESSERE

di Aurora Crippa

“L’acqua è la chiave della vita”

 

É una risorsa cruciale per l’umanità e per il resto del mondo. Essa rappresenta senza dubbio l’elemento centrale degli ecosistemi naturali ed è alla base di tutte le forme di vita conosciute. La stessa origine della vita sul pianeta Terra si deve all’acqua e l’uomo ne ha sempre riconosciuto l’importanza sotto ogni aspetto, quello scientifico in primis, e le ha attribuito, fin dall’antichità, un profondo valore simbolico riscontrabile nelle principali religioni.

L’acqua copre il 71% della superficie terrestre e, più o meno con la stessa percentuale, la ritroviamo come principale costituente del corpo umano.

Il medico greco Ippocrate di Cos, padre della medicina come scienza, fu tra i primi ad esaltare le caratteristiche e le qualità terapeutiche delle varie acque. Per  primo, infatti, descrisse le qualità delle acque, vedendo in questo elemento primordiale una delle quattro componenti della natura umana (unitamente a fuoco, terra e aria) dal cui equilibrio nasceva la perfezione ,ovvero la salute come stato di benessere. Più volte ci siamo imbattuti in varie definizioni di benessere e se la parola in sè deriva dalla composizione di ben-essere ossia “star bene”, un significato che nel passato ha avuto una connotazione incentrata prettamente sull’aspetto della salute fisica, oggi possiamo affermare che il concetto di benessere racchiude in sè aspetti sempre più ampi. Lo stesso concetto di salute già dal 1948 secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità non coincide più con il concetto di “assenza di malattia” ma dipende da uno “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale” ossia dall’equilibrio di diversi aspetti della nostra vita, aspetto estetico, emotivo e mentale.

L’origine delle spa, ossia di veri e propri luoghi dove prendersi cura del proprio corpo attraverso i benefici dell’acqua, risale al 1600. Grazie allo sviluppo della chimica e della fisica si iniziarono a definire in maniera più scientifica le proprietà delle acque termali, al punto che le terme diventarono dei veri e propri presidi medici dove poter effettuare cure specifiche, come ad esempio la talassoterapia.

In particolare, nel 1700, con l’affermazione del metodo sperimentale, iniziarono le prime analisi approfondite della composizione delle acque minerali e si arrivò così a conoscenze più precise delle loro proprietà benefiche. Nel 1800 il termalismo diventò d’élite, ossia una prerogativa dei ceti più elevati.

Progressivamente poi le terme tornarono a essere utilizzate anche dalle classi medie.
Solo in tempi moderni, però, quelle che una volta erano le stazioni termali hanno preso il nome di SPA, e sono ancora adesso dei luoghi dove si va per fare delle vere e proprie terapie oppure semplicemente per rilassarsi e ottenere dei benefici per la propria salute.

Il termine è un acronimo che proviene dal latino “salus per aquam”, ossia “la salute attraverso l’acqua”, intendendo con quest’ultima l’acqua termale.  Per altri studiosi invece il termine deriverebbe dalla città belga di Spa, famosa per le sue acque terminali usate anche dai soldati romani.

La storia delle terme incontra presto quella del turismo. Non a caso, la prima grande

stazione termale fu la già citata Bath, in Inghilterra, paese a cui si deve “l’invenzione del turismo”; lo sviluppo del turismo moderno sembra infatti derivare proprio dalla prima rinascita termale avvenuta in Gran Bretagna parallelamente all’industrializzazione.

È più recentemente, però, che terme e turismo si fondono appieno; negli anni ’80 vengono presentati dai Tour Operator i primi cataloghi specializzati dedicati al settore termale, nel momento in cui si intuiva che il crescente comparto del benessere sarebbe potuto diventare un business di successo, grazie anche al diffondersi di un più ampio concetto di salute. Oggi, in chiave turistica, la presenza di uno stabilimento termale può qualificare una destinazione.

È per questo che grandi catene alberghiere nel corso degli anni si sono dotate di centri benessere a disposizione dei loro ospiti, offrendo massaggi, trattamenti in spa, sessioni di meditazione e così via. 

Il moderno turismo termale si è evoluto globalmente, fino a diventare una delle più grandi industrie del leisure e sta inoltre acquisendo popolarità anche tra la generazione dei ‘baby boomers’ (nati tra il 1945 e il 1964), che vanno sempre più alla ricerca di trattamenti anti età e pacchetti spa.

Il GWI (Global Wellness Institute) stima che il turismo del benessere rappresenti un mercato dal valore globale di 564 miliardi di euro (2017), e che stia crescendo al doppio della velocità rispetto al resto del mercato turistico. Con un volume stimato di 639,4 miliardi di dollari nel 2017, il turismo del benessere è un settore in rapida espansione ed è cresciuto del 6,5% annuo dal 2015 al 2017 (più del doppio del tasso di crescita del turismo in generale). Nel 2017 i viaggiatori hanno intrapreso 830 milioni di viaggi per il benessere, 139 milioni in più che nel 2015. La crescita è stata spinta da una classe media globale in espansione, un crescente desiderio di adottare stili di vita salutari, un crescente interesse nel turismo esperienziale e una maggiore convenienza di viaggi e trasporti. 

Le proiezioni del GWI mostrano che il turismo del benessere sarebbe in cresita con un tasso del 7,5% fino al 2022, decisamente più in fretta rispetto al 6,4% del turismo generico globale.  

 Il volume della spesa per i viaggi di benessere in Europa è pari a 185 miliardi di Euro. 

Il target di riferimento del mercato del turismo del benessere include due tipi di viaggiatori:

  • quelli primari, che intraprendono il viaggio con l’obiettivo di migliorare la propria condizione psicofisica e scelgono le loro destinazione in base all’offerta di questi servizi;
  • quelli secondari, che auspicano a tenersi in forma o a intraprendere attività benefiche durante viaggi il cui obiettivo primario non è il benessere personale.

I viaggiatori del benessere secondari rappresentano la maggiore fetta di pubblico dei viaggi del benessere e della relativa crescita settoriale: a loro sono da imputare l’89% dei viaggi e l’86% della spesa (2017).

A livello globale, i viaggi domestici rappresentano l’82% del totale dei viaggi di turismo del benessere e il 65% della relativa spesa. I viaggi internazionali invece rappresentano una fetta di spesa proporzionalmente più grande, perché il livello medio di spesa per un viaggio internazionale è assai superiore. Il turismo del benessere internazionale è cresciuto più rapidamente (12% annuo) rispetto al turismo domestico (9% annuo) nel periodo 2015-2017.

Secondo una ricerca condotta da Vivilitalia nel 2016, il turismo legato al wellness in Italia ha un valore che supera i 2 miliardi di euro annui, più precisamente si parla di 2 miliardi e 175 milioni di euro, di cui:

  • circa 1miliardo 468 milioni di euro ricade nel settore dell’ospitalità;
  • 169 milioni di euro per i trattamenti estetici;
  • 50 milioni di euro per i ricavi dalla vendita prodotti; 
  • I restanti 13 milioni circa derivano da “altri servizi”.      

I risultati emersi dallo studio parlano chiaro: il 73% degli italiani, per le vacanze all’insegna del wellness, sceglie una meta italiana, mentre solo il 27% decide, invece, di varcare il confine nazionale.

  • Gli italiani puntano molto su tutto ciò che ruota all’offerta termale, la quale sembra attrarre il maggior numero di persone.  
  • Le imprese termali dislocate sul territorio nazionale sono 37.815, metà delle quali si trovano nelle Regioni del Nord Italia. 
  • In particolare, è il Veneto ad aver guadagnato il primo posto della classifica con le sue 85 strutture termali.

Nonostante ciò, tra le Regioni italiane che meglio si identificano con una proposta di vacanza benessere troviamo in testa il Trentino Alto Adige (35,7%), seguito dalla Toscana (15,4%) e dall’Umbria (6,4). I clienti invece che acquistano offerte legate al wellness provengono prevalentemente dalla Lombardia (19,2%), dal Lazio (11,1%), dalla Campania (10,1%) e dall’Emilia Romagna (8,9%).

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Italiano del turismo del benessere, la scelta della vacanza benessere non è legata alla sola struttura ospitale/ beauty center, ma all’intero territorio nel quale la struttura stessa è collocata. Vivere l’esperienza turistica in un paesaggio rilassante, immerso nella natura, e alla scoperta dell’enogastronomia locale, rappresentano le principali determinanti. Il 43% degli italiani indica la natura come il luogo fondamentale del benessere, tanto è vero anche il trend del turismo verde non conosce crisi.