TURISMO SPAZIALE: Siamo al decollo?

TURISMO SPAZIALE: Siamo al decollo?

Domanda ed offerta di questo tipo di servizi possono anche essere estese alle opportunità offerte nel nostro pianeta… 

di Ferdinando Farba

Nel 1969 usci’ un capolavoro di Stanley Kubrick “2001 Odissea nello Spazio” in cui un’ astronave terrestre fini’ in avaria in prossimità di Giove. Quindici anni dopo usci’ il seguito del film “2010 la seconda odissea – l’ anno del contatto” in cui una seconda astronave raggiunse quella dispersa, agganciandola. Secondo i film, dieci anni fa avremmo dovuto raggiungere Giove: ma  come stanno realmente le cose ?

COSA SIAMO IN GRADO DI FARE

Abbiamo la Stazione Spaziale Internazionale che ruota intorno alla Terra a piu’ di 30.000 kmh. a 400 km. di altezza consentendo dal suo interno di ammirare 15 albe e tramonti ogni 24 ore (foto1). Per raggiungerla bastano due giorni di viaggio ma occorre prepararsi mesi prima e fare una manovra d’ attracco perfetta per evitare danni. Una seconda stazione spaziale, la cinese Tiangong, è anch’ essa orbitante ma raggiungibile solo dai suoi “Takonauti”. Siamo poi andati sulla Luna a 380.000 km. di distanza, “allunando” sei volte secondo il programma “Apollo” e lasciando targhe e oggetti ricordo. Uscendo dall’ orbita terrestre, c’è Marte su cui sin dal 1976 abbiamo inviato satelliti, sonde e “rover” cingolati (foto 2) che si spostano sulla sua superficie inviandoci foto e video. Passata la barriera degli asteroidi, compaiono ben distanti Giove a 800 milioni di km. e Saturno a 1 miliardo e 400 milioni di km.; quest’ ultimo con i suoi anelli visitati dalla sonda “Cassini”. Verso Giove abbiamo inviato piu’ sonde “Voyager” una delle quali lo ha raggiunto in 10 anni proseguendo su Saturno in 18 e su Nettuno in 26 mandando ancora segnali dai confini del nostro sistema solare….

L’ OFFERTA DI SERVIZI

Sul settimanale “Trend” pubblicai sul n. 8 del 2006 un  articolo  sulla società “Cosmo Spaceland” di Torino, diretta dall’ ingegnere astrofisico Carlo Viberti, collaboratore dell’ Agenzia Spaziale Europea e della NASA. Essa offriva un pacchetto di 7 giorni presso il centro NASA di Cape Canaveral, comprendente sistemazione, training, centrifughe, prove su capsule, tuta spaziale su misura, assicurazione e volo ad alte quote su Boeing 737 NASA con manovre che causano assenza di gravità. Costo di allora € 6950 (viaggio escluso) previo corso + test di ammissione a Torino. Piu’ tardi nel tempo si sono seguite esperienze di  “tuffi” o di brevi voli orbitali con ospiti a bordo da parte di Virgin Galactic di Richard Brenson,  Blue Origin di Jeff Bezos e SpaceX di Elon Musk che ha portato lo scorso settembre 4 persone in orbita per 4 giorni. Il portale Webitmag ha pubblicato sulle sue news l’ apertura delle prenotazioni per la “Aurora Station” (foto 3) prevista in orbita dal 2022 attorno la terra. Avrà uno spazio di  m. 4 x 10 e porterà 4 passeggeri per 12 notti a $ 750.000 a notte p.p (!). Infine la Gateway Foundation scrive della “Von Braun Rotating Space Station” prevista per il 2025 con 24 moduli ospitanti 400 persone (prezzo da definire…) 

LA SPEDIZIONE SU MARTE

Si sta preparando in un deserto negli USA che riproduce l’ ambiente del “Pianeta Rosso”, ma occorrerà realizzare un’ astronave ad atterraggi e decolli multipli che superi la tecnica dei razzi vettori. Il veicolo peserà 400 tonnellate, trasporterà 4 persone e ogni genere di sopravvivenza e lo si vorrebbe pronto per il 2035, ma si dovrà partire nell’ anno in cui la distanza con Marte sarà minima, ossia di 38 milioni di km., per rendere piu’ precisa la rotta ed evitare derive spaziali. Si stimano 8/12 mesi di viaggio per entrare nell’ atmosfera marziana (piu’ debole di quella terrestre) e una volta “ammartati”, vi si soggiornerà in condizioni tutte da scoprire con una voce che impiega 30 minuti per giungere sulla Terra. La ripartenza avverrà con le stesse procedure dell’ andata ma con la suspense di quando il veicolo entrerà nella nostra atmosfera diventando per 10 minuti una palla di fuoco a 2000° al suo esterno; lo scudo termico dovrà essere a regola d’ arte…

LA DOMANDA DI SERVIZI

Proviene dal target degli “astrofili”, ossia degli appassionati di astronomia e di conquiste spaziali, in chiave sia di scienza che di fantascienza. La loro domanda è pertanto senza limiti ma è in funzione di che tipo di viaggi verranno offerti e a quali prezzi. Oggi offriamo “tuffi” nella stratosfera e qualche viaggio orbitale; non abbiamo ancora basi spaziali private o moduli abitativi – per esempio – sulla Luna.

In quanto ai prezzi essi sono al momento piu’ alla portata di miliardari che non di milionari e ci vorrà un periodo molto ma molto lungo prima che i servizi spaziali si diversifichino ed i prezzi scendano sino a creare pacchetti con volo in astronave + sistemazione su Marte in modulo doppio + gita agli asteroidi + assicurazione extra galattica. Nel frattempo il target degli astrofili puo’ apprezzare quanto offrono le  esperienze di aggiornamento sulla nostra Terra, che possono essere oggetto di viaggi e soggiorni turistici. 

LE OPPORTUNITA’ SULLA TERRA

Ve ne segnalo tre che ho vissuto e che possono servire da spunto: innanzitutto una serata all’ Osservatorio di Brera in cui lo splendido telescopio di Schiaparelli di metà 800 è stato puntato su Giove e Saturno, in una rara serata a Milano senza nuvole o nebbia. Ciascuno di noi aveva diritto a 3 osservazioni di 10” ciascuna. Qual meraviglia vedere Giove con intorno le sue luminose lune e Saturno con gli anelli ben visibili tali e quali quelli illustrati sui libri. Poi la visita che ho effettuato alla NASA di Houston in un afoso agosto negli anni 80. Ero alloggiato all’ Holiday Inn e alle 6 di mattina una luce viva mi ha svegliato con fuori già 34° e dopo colazione, via in pullman refrigerato a 18° sino al “Lyndon Johnson Space Center” ove ce n’ erano 48°. Dopo i controlli  di rito (macchine fotografiche depositate), la Guida ci porta a vedere la famosa sala del “Mission Control Center“ blindata con cristalli trasparenti, con persone che operano all’ interno, tante volte vista in TV o nei film. Quella di “Houston we have a problem…”. La terza riguarda il Museo Svizzero dei Trasporti a Lucerna, ubicato in una vasta area verde sul lago con sei sezioni dedicate a tutti i sistemi di trasporto. Una di esse, di 3.700 mq., è riservata ad “Aeronautica ed Astronautica” con una mostra permanente sulle conquiste spaziali (foto 4) piu’ altre periodiche a tema, come quella su Marte e ai “rover” che lo percorrono (foto 5 e 6).

FANTASCIENZA MOTORE DELLA DOMANDA

Ma a tener viva la domanda di viaggi spaziali è sempre la fantascienza. Segnalo al riguardo il film “Sopravvissuto/The Martian” che riproduce condizioni di vita marziana molto probabili e “Passengers” in cui l’ astronave Avalon viaggia col pilota automatico  per 120 anni verso una colonia spaziale, portando 5000 passeggeri ibernati. Ma un malcapitato sarà svegliato anzitempo per errore del Computer… 

Infine chiudiamo citando le serie di Star Trek, in cui l’ astronave Enterprise (foto 7) spazia tra le galassie con la tecnica detta “di curvatura” e rifornendosi di “plasma” concetti a noi oggi sconosciuti. Se tra 150 anni la sua epopea inizierà, lo sapranno solo i nostri discendenti ma è certo che i popoli spaziali, i vari Romulani, VulKaniani e Klingon dovranno attendere ancora un bel po prima di incontrarci….