stelle hotel

TI ACCOMPAGNO A VEDER LE STELLE! (in albergo)

di Bernie Gallotta

Hai prenotato il tuo albergo in Italia pensando di aver trovato un buon alloggio per le vacanze ma giunto sul posto vai incontro ad una cocente delusione perché l’hotel è sotto le tue aspettative? Per evitare spiacevoli sorprese è bene capire come funzionano i criteri di classificazione che attribuiscono le stelle ad una struttura ricettiva.

Con questo articolo cerco di fare luce su una questione ancora oggi molto dibattuta.

E’ risaputo che in Italia per la classificazione degli hotel (e delle strutture ricettive in generale) viene utilizzato il sistema delle stelle, ma non è sempre stato così.

Si comincia nel 1937, quando  fu introdotto il sistema delle categorie (dalla prima alla quarta, poi quella lusso) sostituito negli anni 80 da quello basato sulle stelle. Veniva attribuita una stella a strutture di quarta categoria e poi, man mano che si saliva di livello, veniva aggiunta una stella in più fino ad arrivare alle 5 stelle per strutture di categoria lusso. Questo sistema era basato  sul raggiungimento di un determinato punteggio, cumulabile grazie alla presenza di determinati servizi.

Nel 2001 una specifica legge affida la scelta dei criteri di classificazione alle regioni, il problema  però era che ognuna di esse  adotta una propria classificazione in forma assolutamente arbitraria. Se ad esempio in una regione il servizio di aria condizionata era obbligatorio negli alberghi di 4 e 5 stelle, in un’altra lo poteva essere anche in una struttura a 3 stelle, e questo comportava confusione e disomogeneità tra di esse.

Nel 2008, la necessità di creare un sistema di classificazione degli hotel uguale in tutte le regioni, è stata soddisfatta da un accordo tra regioni ed enti pubblici: l’Italy Stars & Rating (DPCM 21/10/2008). Esso è attuato nelle strutture alberghiere di nuova costruzione o in quelle già esistenti, sottoposte a lavori di ristrutturazione. Sono state dettate delle linee guida generali ,poi condivise all’unanimità nelle legislazioni delle singole regioni. Come suggerisce la denominazione dell’accordo, anche questo sistema si basa sulla classificazione in stelle e ha stabilito gli standard minimi di servizi e dotazioni, validi in tutto il territorio nazionale per la classificazione degli alberghi. Le caratteristiche minime previste per le differenti “stelle” sono:

  •         1 stella: ricevimento 12 ore su 24, pulizie camere una volta al giorno, dimensioni minime della camera doppia di 14 metri quadri, cambio della biancheria da camera una volta alla settimana;
  •         2 stelle: in aggiunta ai requisiti della precedente categoria, gli alberghi 2 stelle offrono l’ascensore e il servizio di cambio della biancheria 2 volte a settimana;
  •         3 stelle: rispetto al 2 stelle, gli hotel 3 stelle offrono in più il servizio bar, conoscenza di una lingua straniera da parte della reception (aperta per almeno 16 ore), divise per il personale, servizio internet, bagni privati in tutte le camere e pulizia giornaliera delle stesse;
  •         4 stelle: pulizia giornaliera con riassetto pomeridiano della camera, cambio giornaliero della biancheria, servizio di lavaggio e stiratura della biancheria degli Ospiti, parcheggio garantito per almeno la metà delle camere, camere doppie di almeno 15 metri quadrati e bagno di almeno 4 metri quadrati;
  •         5 stelle: reception aperta 24 ore su 24, conoscenza di tre lingue straniere da parte del personale addetto, camere singole di almeno 9 metri quadrati, camere doppie di almeno 16 metri quadrati e bagno di almeno 5 metri quadrati. Gli alberghi 5 stelle sono di solito gli unici che offrono la televisione satellitare in camere ed un servizio di trasporto bagagli 24 ore su 24.

Oggi in Italia e in diversi altri Paesi europei, la classificazione è a cura dell’Hotel Stars Union con il patrocinio dell’organizzazione HOTREC, l’associazione di categoria europea che riunisce hotel, ristoranti e caffetterie. Fortunatamente per viaggiatori e albergatori, le norme relative alla classificazione degli hotel si sono evolute in molte zone, andando a sostituire regole rigide e antiquate basate per lo più su fattori strutturali.

Ma ci sarà mai un sistema di norme internazionale unificato?

Sembra un obiettivo molto difficile da raggiungere, perché le realtà turistiche sono estremamente diverse nei vari Paesi a livello di aspettative dell’Ospite, infrastrutture, norme trasversali, ecc…Credo però che le norme stiano iniziando a cambiare, grazie alle richieste della società in generale e dei viaggiatori in particolare.

Un aspetto da non sottovalutare è l’introduzione di una serie di misure che incoraggiano un turismo più accessibile e sostenibile. Queste si riflettono in diverse norme che puntano a garantire standard minimi, soprattutto nei Paesi anglosassoni dove al viaggiatore vengono forniti tantissimi suggerimenti su come trascorrere un soggiorno più piacevole, per creare un tipo di turismo più accettabile a livello sociale, economico e ambientale. La qualità dell’esperienza offerta da un hotel si riflette direttamente nella sua reputazione online  e rappresenta un fattore decisivo quando un viaggiatore deve scegliere un albergo.

Al giorno d’oggi però il “criterio delle stelle” sembra aver perso parte della sua importanza, perché molti viaggiatori si affidano principalmente alle recensioni online di chi ha già soggiornato in una struttura. Tuttavia, il numero di stelle viene preso ancora in seria considerazione dai viaggiatori alla ricerca del proprio hotel ideale. Per gli albergatori si tratta inoltre di un modo per farsi pubblicità sfruttando un livello di qualità già accertato. 

In effetti, creare un sistema di classificazione internazionale è stato finora impossibile a causa di differenze culturali, economiche e normative. Forse ti sorprenderà sapere che, delle cinque principali destinazioni turistiche al mondo, solo due prevedono una classificazione obbligatoria. In Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, classificare un hotel è un’operazione ancora oggi  assolutamente volontaria!