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SANTUARIO MADONNA DELLA NEVE A ISEO

di Marina Ambrosecchio

Era un sabato e, in Iseo, la Beata Vergine Miracolosa posta nella Santella sita nell’orto del sig. Francesco Borni, in contrada di Santo Stefano, presso la via che delimitava ad ovest l’abitazione dei reverendi Padri Cappuccini, compì un miracolo facendo guarire un povero di nome Martino Sandrino di Pian di Borno in Valle Camonica che era completamente paralizzato e si trascinava miseramente a terra. Egli fu risanato dalla Beata Vergine per grazia, e andò in piedi sempre e si fece eremita vestito di nero servendo quell’oratorio nuovamente fabbricato dopo la costruzione di detta Cappelletta e Santuario. Il 5 aprile 1655 si cominciò a fabbricare la Chiesa nuova della Beata Vergine detta della Neve; sorto alla sommità di una collina, il santuario è preceduto da un sagrato con bei platani secolari. La Chiesa seicentesca ha tre altari marmorei. La facciata della struttura è costruita in stile barocco, le due specchiature in stucco leggermente aggettate ai lati della finestra e del portale, con diversi affreschi che rappresentano: Annunciazione, Presentazione di Maria Vergine al tempio, Le nozze di Cana, Gesù ritrovato nel tempio, Crocefissione, Presepe. L’interno, infine, è composto ad una navata, sempre in stile barocco, con pochissime decorazioni, ci sono due altari laterali. “Madonna della neve” è il nome tradizionale e popolare per indicare Maria Madre di Dio (Theotokos), come sancito dal Concilio di Efeso. La sua memoria liturgica è il 5 agosto.