colloquio

QUATTRO CONSIGLI PER RENDERE EFFICACE IL TUO (PROSSIMO) COLLOQUIO DI LAVORO.

di Pio De Gennaro

Il colloquio di lavoro è sicuramente la parte più delicata ed importante nel percorso di selezione che ogni candidato affronta quando è alla ricerca di una nuova o, “peggio ancora”, della prima occupazione.

In effetti sarebbe più opportuno definire questo incontro, così come avviene già nel mondo anglosassone, un’ intervista (interview) perché è ciò che effettivamente avviene: una serie di domande a cui il candidato dovrà dare risposta in modo convincente con la consapevolezza di non avere una seconda opportunità per dare la migliore impressione di sé.

In molti, durante le mie lezioni, mi chiedono quali potrebbero essere queste domande da cui dipende il loro futuro lavorativo e la mia risposta è quasi sempre la stessa: non lo so! O meglio, ci sono una serie di domande che quasi sempre vengono poste come ad esempio: “parlami di te”, oppure “raccontami delle tue esperienze passate” o anche “quali sono i tuoi pregi e difetti?”. A volte ti potrebbero chiedere “come ti comporteresti in questa specifica situazione?” o addirittura ti potrebbero rivolgere una domanda così strana e bizzarra che ti verrebbe da rispondere … “ma ci sei o ci fai?”

Di sicuro non possiamo avere nessuna certezza (molto spesso, noi che intervistiamo ci lasciamo ispirare solo al momento dalla persona che ci troviamo davanti) per cui il mio invito è quello di evitare di crearsi inutili ansie  e di concentrarti più che su cosa rispondere soprattutto al “come dare queste risposte”, perché la regola fondamentale su cui si basa ogni processo di comunicazione è che non importa la faccia che hai, importa la faccia che fai!

E allora:

  1. Arriva al colloquio con un tipo di abbigliamento sicuramente adeguato al luogo in cui ti trovi e alla posizione a cui ambisci (perché giacca e cravatta se si discute di un lavoro come magazziniere?) ma indossa solo vestiti in cui ti senti comodo così da tenere a bada lo stress indotto dalla situazione.
  2. Piuttosto che cercare di indovinare la domanda che ti faranno (impossibile) prova a crearti una serie di categorie al cui interno farai rientrare queste domande come ad esempio: esperienze di vita o lavoro, presentazione personale, domande inaspettate. A questo punto preparati le risposte, studia le parole da usare scegliendole con cura e valutandone sempre l’efficacia, allenati sulla tua gestualità (il tuo corpo dice molto di più di quello che immagini) per comunicare sicurezza e motivazione. Ricorda che soprattutto le domande apparentemente strane vengono poste non tanto per la risposta che darai ma per come reagirai nel dare quella risposta. Allenati facendo dei video con il tuo smartphone così che, riguardandoti, riuscirai a notare e correggere le parti dei tuoi discorsi meno efficaci. Ripassa il tuo cv e “studia approfonditamente” il sito web dell’azienda.
  3. Sorridi e guarda negli occhi, usa l’ironia (con moderazione) e fai domande anche tu lasciando però per ultime quelle riguardanti il trattamento economico (meglio ancora farlo durante l’eventuale secondo colloquio).
  4. Se sai che l’ansia è il tuo vero nemico, ecco come ridurne gli effetti: tre ore prima del colloquio, fai una corsetta di mezz’ora (o in alternativa una camminata a passo veloce) e dopo una doccia fai un pasto o merenda leggera ma nutriente, possibilmente con cibi che ami particolarmente. Arriva all’appuntamento per tempo, ovviamente, ma non troppo in anticipo e se dovessi avere un imprevisto che ti farà arrivare in ritardo, chiama immediatamente spiegando con serenità l’accaduto e comunicando che farai tutto ciò che è nelle tue possibilità per ridurne gli effetti.

 

In sintesi, tratta la ricerca di un lavoro come se fosse il tuo attuale lavoro: in questo modo aumenterai le tue possibilità di successo!