PUBLIC SPEAKING, ISTRUZIONI PER L’USO (parte 2)

di Pio De Gennaro

COME ESORDIRE.

Nell’articolo di aprile abbiamo iniziato il nostro viaggio di approfondimento nel mondo che riguarda la tematica del parlare in pubblico che in parole povere è quella capacità di esprimersi efficacemente davanti ad estranei in un contesto ufficiale: da un colloquio di lavoro, passando per una di lavoro per arrivare anche fino ad una presentazione ufficiale con un pubblico numeroso davanti a te, pronto ad ascoltarti.

Ci siamo detti che un buon metodo per raggiungere questa efficacia è senza dubbio quello di organizzare ogni aspetto del tuo discorso innanzitutto suddividendo il tuo “lavoro” in quattro fasi:

  1. Progettazione
  2. Esordio
  3. Sviluppo
  4. Conclusione

Affrontato il tema della progettazione (se ti sei perso il precedente articolo clicca qui per leggerlo) è arrivato il momento di affrontare l’argomento numero 2: l’esordio.

Esiste metodo vincente per iniziare un discorso? Ci sono dei trucchi per attirare rapidamente l’attenzione del tuo pubblico? Come posso apparire subito affascinante ed attraente?

Ricorda che gli obiettivi di una buona apertura devono essere quelli, prima ancora di entrare nel dettaglio di ciò che devi dire, non solo di attirare l’attenzione su di te ma anche e soprattutto quelli di incuriosire, creare un “link” tra te ed i tuo pubblico e costruire reciproca fiducia. Insomma, il tuo primo traguardo da raggiungere deve essere quello di scaldare il tuo pubblico per poi iniziare a introdurre l’argomento.

Esistono alcune strategie che adesso ti elenco ma ricorda di scegliere quella che senti più vicina al tuo modo di essere e comportarti per evitare di apparire “falso e poco credibile”, perché le uniche cose che pagano sempre, in particolare modo in questo ambito, sono la naturalezza e la spontaneità per essere coerente con chi sei davvero quando finisci il tuo discorso. In poche parole, datti un tono ma rimani te stesso.

Puoi quindi scegliere di esordire raccontando una storia, un aneddoto o anche un aforisma che ti porterai dietro per tutta la “chiacchierata” come filo conduttore o in alternativa, e se ne hai la possibilità, puoi partire con un video ma solo se ben confezionato e di impatto. Puoi ringraziare in modo sincero e, solo se ti sei già allenato in altre occasioni e ti senti molto sicuro, puoi partire subito con una domanda di quelle che richiedono, come risposta, un’alzata di mano.

Con un po’ di esperienza allenati ad usare il corpo assumendo sempre una postura eretta e ben piantata (infonde sicurezza in te e negli altri), usa il contatto visivo e piuttosto che iniziare con un neutrale ciao/buongiorno dai il benvenuto o bentrovato. I più esperti, addirittura iniziano il loro discorso con il silenzio, lasciando parlare solo il loro corpo ed in particolare il loro viso.

Attenzione alle parole, soprattutto alle primissime parole che dici perché come già espresso in un precedente articolo, queste hanno un potere molto più forte di quanto si immagini sulle emozioni di chi ti ascolta (e anche sulle tue). Quindi piuttosto pronunciare parole tipo “vi rubo solo pochi minuti”, crea subito un legame di complicità con l’ascoltatore, promettendogli che sarai molto rapido, meglio ancora se riesci a quantificare con precisione la durata del tuo intervento.

Ricorda, un buon principio è l’elemento più importante di una buona fine.