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PELLEGRINAGGI PAOLINI (PARTE 8 - Il “boom” di Lourdes)

di Marina Ambrosecchio

Il 1974 fu l’anno del “boom” dei viaggi aerei alla volta di Lourdes. I Pellegrinaggi Paolini effettuarono ben 161 voli charters (di cui 4 a 180 posti). Fu particolarmente rischioso promuovere una catena di ben 30 voli charters dal Veneto, dal sud e dalle isole, tuttavia i viaggi si svolsero regolarmente, e pochi voli ebbero posti vuoti.
Nel 1974 l’O.I.P.P. realizzò 560 pellegrinaggi con 43.000 partecipanti, numero che comprende quanti presero parte anche alle iniziative verso altri santuari d’Italia e dell’estero. Dieci anni prima i Pellegrinaggi Paolini contavano 23.000 adesioni; si verificò pure un cospicuo aumento dei viaggi IVET.

Nel 1975 e negli anni seguenti proseguirono i voli Milano-Lourdes-Milano; nel 1977 furono organizzati ben 120 charters, compresi 14 DC8 a 167 posti.

Pur continuando la sua intensa azione verso i santuari italiani ed esteri, nell’Anno santo 1975 l’OIPP e l’IVET di Milano e di Roma intensificarono la loro azione a favore di un avvenimento tanto importante. Infatti, il richiamo dell’anno giubilare, il diffondersi del turismo di massa, la maggior rapidità e comodità dei mezzi di trasporto, facilitarono il sorgere di nuove organizzazioni, uffici ed enti privati che si dedicarono – più o meno legalmente – al turismo religioso.
Domenica 31 agosto 1975 ebbe luogo un numeroso pellegrinaggio, effettuato in collaborazione con l’Associazione Cardinal Ferrari e l’Associazione Escursionisti Lombardi, per ricordare l’erezione della grande croce sulla vetta più alta del Resegone, monte che domina la pianura lombarda, avvenuta nel 1925.

Naturalmente, il maggior peso del movimento per Roma lo sostenne l’IVET della capitale, che organizzò – tra l’altro – il pellegrinaggio regionale siciliano presieduto da S. E. il Card. S. Pappalardo Primate dell’isola, attorniato da tutti i vescovi della regione; per l’occasione, con 5 treni speciali giunsero a Roma 4.000 pellegrini. L’IVET di Roma dovette anche provvedere, come ogni anno, all’organizzazione del contingente italiano partecipante al grandioso pellegrinaggio militare internazionale a Lourdes.

In quello stesso anno, un altro compito particolare dell’agenzia di Roma fu l’assistenza ad un gran numero di pellegrinaggi provenienti dall’estero, tra i quali si ricordano:
– Il Centre International d’Etudes Romains de Paris
– La “Charitas” del Lussemburgo
– Gli Armeni di Siria
– I Negri dell’Uganda a Roma e a Lourdes
– Il pellegrinaggio degli handicappati (4.800 partecipanti)
– Les Equipes Notre Dame, con oltre 4.000 pellegrini
– Il pellegrinaggio della Diocesi di Tarbes e Lourdes col Vescovo Mgr. Theas.

Dopo l’Anno Santo 1975, riprese in pieno l’organizzazione dei pellegrinaggi verso i santuari italiani ed esteri, in particolare diretti a Lourdes; aumentò in particolare l’affluenza dei partecipanti provenienti dalla Sicilia e dalla Puglia. Numerosi furono i pellegrinaggi in Terra Santa, con gruppi di 50/55 partecipanti; alcuni proposero di formare gruppi più numerosi, ma l’iniziativa si rivelò sconsigliabile per la ristrettezza dei luoghi da visitare e per la dispersione logistica.
I Pellegrinaggi Paolini furono i primi in Italia ad effettuare catene aeree per Lourdes; seguirono l’Opera Romana Pellegrinaggi e, più tardi, l’Opera Diocesana di Torino.

Il movimento aereo Milano-Lourdes-Milano ebbe inizio con un volo effettuato nel 1959, e, malgrado il timore che allora suscitava il viaggio il aereo, la comodità, la rapidità e la ragionevole spesa ebbero il sopravvento. L’iniziativa fu facilitata per la buona collaborazione con la SAM, indi con l’Alitalia, con l’Air Charter International, ed infine con l’Alisarda. Furono messi a disposizione prima dei Caravelle, dei DC6B e dei DC8, più tardi dei DC9.

Decine di migliaia di italiani, che non avevano mai volato, per la fiducia nei Pellegrinaggi Paolini osarono il “battesimo dell’aria”.
La SAM e l’Alitalia si resero conto della sua importanza, e per alcuni anni a fine stagione misero a disposizione un volo promozionale per gli agenti di viaggio; i Pellegrinaggi Paolini pensarono al resto dei dettagli ed alla guida per i tre giorni di permanenza a Lourdes. Così, alcune centinaia di agenti turistici poterono conoscere Lourdes.

A causa della scarsità degli aerei italiani, del costo di quelli francesi e dell’impossibilità di avere – per accordi internazionali – aerei di altre nazioni, a partire dal 1975 il traffico si sviluppò con due lunghe catene da Linate.
Superando molte difficoltà, si effettuarono saltuariamente anche parecchi charters in partenza da Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Palermo e Pisa, mediante aerei di varie Compagnie Nazionali. Ma in seguito
il traffico si accentrò quasi esclusivamente sull’Alisarda, soddisfacendo i partecipanti per regolarità di orari e di servizi.

Nel 1976 si effettuarono in un giorno festivo ben 28 voli a Lourdes, con il seguente programma: Partenza da Linate alle ore 7.00, arrivo a Lourdes alle ore 8.30 circa, un caffè per tutti, la Via Crucis commentata, discesa
alla Grotta (sosta di 10 minuti in silenzio), visita alla Basilica del Rosario e a quella semisotterranea dedicata a San Pio X, un ottimo pranzo con vino compreso, tempo libero per i ricordi, assistenza alla Processione Eucaristica, Santa Messa festiva, cena, visione dell’inizio della fiaccolata e ritorno a Linate a mezzanotte.

Questi voli permisero a quanti disponevano di poco tempo, di conoscere il santuario di Lourdes e si dimostrarono di notevole efficacia spirituale. Purtroppo, a causa della scarsità di aerei dopo qualche anno l’iniziativa ebbe fine.
Verso la Terra Santa ogni anno, da gennaio a dicembre, ebbero luogo pellegrinaggi (da 50 a 150 partecipanti) con gli aerei della El Al, raramente con altre Compagnie.

Nel 1976 si effettuarono 3 charters con DC9 dell’Alisarda, e due anni dopo 5 charters con l’Alitalia, in collaborazione con l’Agenzia Francorosso.
Come già si è accennato, con l’Opera Romana Pellegrinaggi ebbe luogo pure una catena di voli ogni 10 giorni da Roma, con buon successo.
Sin dall’inizio, Slatri diresse gran parte dei treni speciali a Lourdes, dedicando particolari cure ai siciliani.

Dal 1978 in avanti, Antonio Slatri, pur avendo lasciato la direzione dell’ente, partecipò alle riunioni per lo studio dei programmi, rappresentò l’IVET e l’OIPP a congressi e convegni nazionali e internazionali, partecipò con l’assistente spirituale Don L. Salani alle riunioni invernali a Lourdes per stabilire i “plannings” annuali. Nel 1981 diresse il pellegrinaggio diocesano di Reggio Emilia, che vide la partecipazione di 40 sacerdoti col loro vescovo. Dall’inizio dei grandi itinerari aerei a Lourdes, Terra Santa, Fatima, Czestochowa, e così via, Slatri fece il possibile per presenziare le partenze dei charters da Linate, Malpensa etc, dopo aver salutato di buon mattino i partenti coi torpedoni da via S. Sofia. Purtroppo, per ragioni di salute dal 1984 questa attività di Antonio Slatri si ridusse notevolmente.
Dal 1984 Slatri ebbe l’incarico di scegliere, tra le molte richieste, nuovi accompagnatori. Dopo una cernita seguita da colloqui individuali, i prescelti fecero un viaggio-scuola in treno speciale a Lourdes. In seguito, una buona parte accompagnò comitive con responsabilità personali e con soddisfazione generale. Tutto ciò è stato utile a molti giovani, avviati così ad una piacevole e dignitosa professione, permettendo loro di conoscere nuovi Paesi e riportando vantaggi anche spirituali, dati gli esempi di vita cristiana dei dirigenti.