lettere al direttore - gennaio 2021
di Marina Ambrosecchio
COME INFLUIRA’ LA PRESENZA DEL COVID-19 NELL’OFFERTA TURISTICA DEI PROSSIMI ANNI?
La crisi pandemica che abbiamo vissuto nel 2020 per la sua stessa connotazione globale ha prodotto un cambiamento delle abitudini sociali che necessariamente coinvolgerà ed influenzerà i comportamenti dei viaggiatori e dei turisti da diversi punti di vista. La parola Safety, sarà declinata in tutte le sue accezioni, già a partire dalla scelta della destinazione turistica, che dovrà rispondere a particolari requisiti in termini di affidabilità ed igiene, sino all’utilizzo dei mezzi di trasporto che dovranno applicare rigorosi standards di sicurezza .
Inoltre, sarà possibile assistere ad un ripensamento di modalità di fruizione delle località balneari, dove il distanziamento sociale continuerà ad essere applicato a scapito di eventi affollati di varia natura.
In altre parole, per molto tempo ancora il proximity toyurism sarà una scelta privilegiata per molti, individuando nelle località di prossima vicinanza, i luoghi dove rinfrancarsi e rilassarsi, alla scoperta di bellezze che riaffiorano non solo dai ricordi , ma dai paesaggi che ci circondano.
COME SI DEVE EVOLVERE L’HOTELLERIE PER FAR FRONTE ALL’EPIDEMIA?
L’hotellerie deve rispondere in modo evidente ed efficace alle richieste provenienti dal comparto turiristico relative ad una pronta installazione di sistemi e standards che possano rispondere alle esigenze di safety declinata in tutti i reparti della struttura ricettiva alberghiera. L’adeguamento delle strutture alle applicazioini delle norme mondiali in tema di sicurezza e Covid-19, non possono esulare da una corretta formazione di tutto il personale che deve essere coinvolto a vari livelli nella gestione del risk and crisis management. Sarebbe , altrtesì, auspicabile la figura di un Risk and Crisis Manager che possa sovraintendere tutte le operazioni di prevenzione del rischio e della crisi , non solo correllata all’aspetto sanitario ma anche a quelli di diversa natura. L’obbiettivo in ogni caso è quello di rassicurare l’ospite offrendo certezza di grande professionalità nella prevenzione della crisi.
ANCHE L’INSEGNAMENTO È STATO ENORMEMENTE TOCCATO DALL’EMERGENZA, CON LA DIDATTICA A DISTANZA. I SISTEMI DIGITALI RIVESTIRANNO UN RUOLO SEMPRE PIU’ IMPORTANTE IN AMBITO FORMATIVO?
L’aver fatto ricorso alla formazione a distanza che ha coinvolto studenti e docenti di scuole di ogni ordine e grado, ha dimostrato la resilienza degli utenti che hanno fatto di necessità virtù , portando alla scoperta di nuove attitudini e nuove realtà di apprendimento virtuale.
Certamente, l’utilizzo dei sistemi digitali condurrà ad uno smart learning che derivato da uno smart teaching, produrrà certamente studenti più allenati ed esperti nel confronto con la realtà telematica, accelerando processi di formazione inseriti in una dimensione virtuale più variegata ed interconnessa.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che una delle esigenze più avvertite da tutti gli studenti, nel corso dell’utilizzo della FAD è stata proprio l’impossibilità di condivisione fisica e del confronto ravvicinato fra compagni e fra docenti e studenti.
Credo che i nuovi sistemi di formazione digitale entreranno a pieno titolo nei processi di formazione, anche se dovremo continuare a confrontarci in presenza per affinare l’elaborazione di processi mentali che richiedono la percezione sensibile di atteggiamenti e messaggi subliminali finalizzati ad una corretta interpretazione delle peculiarità del soggetto individuale.