LA BARCA A VELA FA BENE ALLO SPIRITO
di Aldo Lavezzo (saidisale.com)
La barca a vela fa bene allo spirito e ci viene in aiuto quando parliamo di benessere, quello del nostro corpo, favorendo uno scatenarsi di dinamiche positive che si hanno solo avendo il punto di vista migliore: dal mare.
E’ risaputo che il colore blu abbia influenze benefiche sulla nostra psiche. Il significato dell’azzurro è il simbolo di comunicazione attraverso la creatività, mentre il blu ha la facoltà di rilassare portando equilibrio nella sfera emotiva. Non per niente spesso si vedono questi colori nelle stanzette dei bambini e navigando, il colore dominante non può che essere questo.
Se pensiamo poi alle sfumature calde tipo dal giallo all’arancione, concettualmente parliamo di energia, espansività, ricerca del nuovo, del cambiamento, fiducia in se stessi, creatività artistica e sessuale, conoscenza sia intellettuale che nervosa. E pensando a questi colori cosa può venire in mente se non il sole, l’alba o il tramonto?
Quale condizione migliore dunque se non essere in mezzo al mare, ormeggiati in una rada naturale ad aspettare il tramonto …il momento più bello della giornata. Dal punto di vista psicologico non ci sono molte spiegazioni da dare per capire che questi fattori influenzino positivamente la nostra psiche. Sarebbe assurdo pensare il contrario.
Se vogliamo però entrare nel tecnico, si può affermare che le sfumature di azzurro e blu aiutano a curare lo stress, l’ansia e il nervoso. Ecco perché un paio di giorni a bordo e si comincia finalmente ad allentare la presa con la realtà cittadina… Il blu ha anche proprietà antisettiche e si usa per curare i sintomi del mal di gola, raucedine, febbre, spasmi e reumatismi.
Parlando delle sfumature più calde invece, andiamo a stimolare la digestione eliminando le tossine dal fegato e intestino. Certo, non spacchiamoli con litri di sambuca o chili di parmigiana, così li mettete difficilmente alla prova.
L’arancione è usato in color terapia per gli irrigidimenti ossei e la rigenerazione dei tessuti nervosi, ricaricando chi è stanco, stimolando la respirazione profonda. Chi di noi non ha mai sentito parlare di una nonna che faceva le sabbiature… banalmente infilandole sotto la sabbia al mare di ferragosto?
Parlando di mare dunque, al di là dei benefici legati al cloruro di sodio, magnesio, iodio e potassio mediante quelle belle e sane boccate di aria di mare (da piccolo l’alba e il bagnasciuga erano la mia croce), è evidente che se tutti questi fattori legati ai colori portino a positività e dunque al buon umore, lo sviluppo di serotonina, dopamina, ossitocina ed endorfine stimolino certamente a confermare questa tesi.
Neuro trasmettitori fondamentali per condurre una vita divertente, positiva e sana, nonostante la quotidianità di quando non si è in mare ci conduca a pensare il contrario. Già, bisognerebbe recepire queste “modalità di assunzione” anche quando si è via terra, a lottare o litigare con qualcosa o qualcuno. Alzi la mano chi almeno una volta non scazza nel traffico o a lavoro… 😉
Ecco che questi fattori dunque messi assieme, diventano un cocktail esplosivo per farci capire che quando ci si trova in mare tutto è più giusto, bello e naturale: i capelli, la pelle, lo sguardo, l’umore… Che sia vero o no poi, ognuno è libero di pensare ciò che crede, anche se parecchi studi scientifici lo abbiano confermato e chi va per mare… pure.
Per il resto, sarà che vediamo tutto positivo anche solo parlando di mare, sole e vacanze ma il fatto che quando si salta in barca e ci si stacca da terra… beh, è oggettivo e da un punto di vista non solo psicologico ma anche geografico, mi viene da dire che questo punto di vista… è assolutamente corretto e per certi aspetti, indispensabile. Magari solo per sopravvivere in certi casi …anche a se stessi 😀
Venite in barca… è tutto un altro modo di vivere e di vedere la vita. E se ami la vita… saidisale 🤗
(blog www.saidisale.com di Aldo Lavezzo)