IL CAMMINO FRANCESCANO DELLA MARCA
di Cristina Menghini
Il Cammino Francescano della Marca unisce Assisi ad Ascoli Piceno, ripercorrendo il viaggio che San Francesco fece durante le sue predicazioni nelle Marche del Sud nel 1215.
Con uno sviluppo complessivo di 167 km dei quali il 30% è su sentiero, il 45% su sterrato e solo il 25% su asfalto, con transito automobilistico pressoché assente, questo itinerario di incredibile bellezza attraversa 2 regioni (Umbria e Marche) e 4 province (Perugia, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno). Il punto di partenza è la Basilica di San Francesco d’Assisi e attraversando le terre in cui furono compilati i Fioretti, si giunge alla Cattedrale di Sant’Emidio ad Ascoli seguendo, passo a passo, le orme del Santo lungo un percorso che grazie alla segnaletica bidirezionale, può essere fatto anche all’inverso. Il tracciato è stato suddiviso in 8 tappe tenendo conto della disponibilità di strutture di accoglienza e di una media di circa 21 km giornalieri, ma ognuno può costruirsi le tappe in base alle proprie esigenze. Una volta superato il passo montano di Colfiorito che permette di attraversare l’Appennino e passare da una regione all’altra, l’intero percorso è sostanzialmente collinare, sviluppandosi intorno ai 400/500 m di altitudine, caratteristica che lo rende percorribile tutto l’anno.
Il Cammino Francescano della Marca offre una varietà unica e straordinaria di paesaggi e di pregi naturalistici, architettonici e spirituali, permettendo al pellegrino di fare un viaggio nella storia senza pari. Dalle culture preromaniche dei piceni e degli umbri alle vestigia romane di Assisi, Spello, Foligno, Plestia e Ascoli Piceno; dalle meraviglie carolinge e longobarde agli intatti borghi medievali; dai fasti del rinascimento a quelli del barocco. Per non parlare delle numerose pievi di campagna, degli eremi e dei monasteri francescani. Naturalisticamente parlando il Cammino tocca quattro parchi: quello del Monte Subasio, quello dell’Altolina, quello di Colfiorito e il Parco Nazionale dei Sibillini. Lungo la strada si incontrano sorgenti, fiumi, cascate, paludi, boschi ed altopiani. Si passa da selvagge forre a panoramici crinali che spesso offrono scorci sul mare Adriatico e sulle vette montane. Si cammina sia lungo il profilo di dolci colline antropizzate che su aspri calanchi argillosi. Il tutto nel segno di San Francesco che percorse queste contrade più volte lasciando dietro di sé l’indelebile radice di una millenaria storia spirituale da cui il Cammino Francescano della Marca non può prescindere.
Da Assisi, centro spirituale internazionale, il percorso si snoda per poetici uliveti fino alla magnifica Spello e alla città di Foligno, ricco crocevia commerciale. Da qui comincia la traversata dell’Appennino toccando le suggestive cascate della Valle del Menotre fino a giungere al passo e all’altopiano di Colfiorito, centro di gastronomia DOP e sede di una delle più belle opere idrauliche rinascimentali: la Botte di Varano. Si scende nel versante marchigiano costeggiando l’alveo del fiume Chienti fino al territorio comunale di Caldarola non prima però di esser passati di fronte alla chiesa carolingia di S. Giusto in S. Maroto, considerata tra i più importanti monumenti romanici delle Marche. Il sentiero piega poi decisamente verso sud transitando per i castelli di Pievefavera, Croce, Vestignano e Montalto di Cessapalombo ed entrare nel Parco dei Sibillini. E’ questa la zona più selvaggia dell’intero cammino che ospita luoghi nascosti ed incantati come la grotta dei Frati e le gole del Fiastrone. Si incrocia poi il convento francescano di S. Liberato e si giunge alla città medievale di Sarnano dove gli storiografi pongono la stesura dei Fioretti di S. Francesco. Il pellegrino si trova quindi ad attraversare i suggestivi centri storici di Amandola, Comunanza e Venarotta fino all’arrivo alla città bianca: Ascoli Piceno, con le sue mura e i suoi palazzi in travertino.