Il cammino di San Colombano

Il cammino di… S.Colombano

di Raffaello Luly

Nato intorno al 540 D.C, Colombano è stata una delle figure spirituali e culturali più influenti del Medioevo. Nel 591 D.C, salpò da Bangor nel Nord dell’Irlanda con 12 discepoli, di cui il più conosciuto è San Gallo. Per oltre 30 anni essi viaggiarono attraverso l’Europa, fondando comunità e monasteri in quei territori che sarebbero divenuti 7 dei moderni stati europei: Irlanda, Gran Bretagna, Francia, Germania, Svizzera, Austria ed Italia. Colombano e il suo discepolo Gallo furono figure capitali del monachesimo Irlandese, il primo grande movimento monastico Europeo, che promuoveva l’alfabetismo e l’istruzione, anticipando il grande movimento monastico del Medio Evo.
Colombano fu il primo, in un suo scritto, ad esprimere il concetto di una singola entità Europea, unita dalle comuni radici Cristiane e che superava le individuali barriere etniche e culturali. Le città e le regioni sparse in tutta Europa dove ancora oggi è viva la sua memoria si stanno unendo per creare una Via culturale, un’associazione basata sullo scambio e la comprensione reciproca. Lo scorso 2015 l’anniversario dei 1400 anni dalla sua morte in Bobbio. Si sono svolti in tutta Europa numerosi eventi a celebrazione della sua vita, del suo operato, e dei valori che egli rappresenta. I viaggi di San Colombano furono ampiamente documentati dal monaco Jona, che scrisse subito dopo la sua morte avvenuta nel 615. Nei suoi scritti viene descritto come un individuo dal carattere volitivo, ma profondamente umano, con un grande senso di giustizia e toccante compassione per i suoi simili. Colombano fu considerato come esempio di determinazione e riconciliazione da politici di ogni convinzione e credo religioso. È stato definito “Il santo patrono d’Europa”. La data e il luogo esatto della nascita di Colombano non sono noti, ma probabilmente era originario della regione del Leinster, lasciò la sua casa da giovane per unirsi al grande movimento monastico irlandese che all’epoca era agli esordi. Nel suo viaggio verso nord, passò nei pressi di Navan, dove oggi ha sede l’associazione internazionale dei Padri Colombaniani, per poi raggiungere l’abbazia di Cleenish, vicino a Enniskillen nel Fermanagh, Irlanda del Nord, dove ricevette la prima istruzione da monaco. In Irlanda la memoria del suo operato viene celebrate dai I Cavalieri di San Colombano. Da Cleenish, Colombano si spostò a Bangor, località sulla costa a poca distanza dalla moderna Belfast, dove visse e studiò sotto la rigorosa regola di San Comgall. L’abbazia fondata dallo stesso Comgall nel 558 divenne un centro di cultura Europeo. L’organizzazione, gli Amici di San Colombano, lavorano insieme a Bangor allo sviluppo e alla diffusione del messaggio e degli insegnamenti di San Colombano e dell’Abbazia di Bangor. Inoltre si occupano del patrimonio culturale cristiano curando gli eventi e i progetti didattici e collaborano allo sviluppo dei rapporti con i partners Europei. Colombano e i suoi compagni approdarono sulla costa della Bretagna a Saint Coulomb, vicino a Saint Malò, e proseguirono ad est. Sarebbe poi tornato in Bretagna alcuni anni più tardi, dopo essere stato esiliato da Luxeuil. Nonostante i suoi passaggi furono brevi, la memoria di Colombano vive ancora nei nomi di molte chiese e villaggi e viene preservata e celebrata da associazioni come Gli amici Bretoni di San Colombano.
Attraversata l’intera Francia i monaci raggiunsero le montagne meridionali dei Vosgi, fondando la grande Abbazia di Annegray, che attualmente sta per essere riportata alla luce. In seguito fondarono l’Abbazia di Luxeuil, oggi divenuta la cittadina termale di Luxeuil –Les – bains- e dove recentemente è stato scoperto un luogo di sepoltura del 6° secolo. Colombano passò 20 anni della sua vita a Luxeuil e nei suoi dintorni, qui oggi il visitatore trova una grande quantità di resti archeologici e storici. Visite, conferenze e molti altri eventi vengono annualmente organizzati dall’associazione Gli amici di San Colombano. Dopo l’esilio e altri viaggi (Parigi, Soissons, La Valle del Reno) Colombano e Gallo si spostarono ad est, per fondare comunità sulla sponda meridionale del lago di Costanza: in particolare Bregenz (Austria), Rorschach (svizzera) e San Gallo. Colombano lasciò poi la regione per proseguire il suo viaggio verso l’Italia, mentre San Gallo vi si fermò sino alla morte. L’eredità di San Gallo è ancora viva in molti luoghi e chiese presenti nei territori limitrofi al lago, di cui il più famoso è la grande Abbazia con la magnificente biblioteca di San Gallo. Attraversate le Alpi, Colombano giunge a Milano dove i governanti Longobardi lo indirizzano verso la piccola cittadina di Bobbio situata all’estremità settentrionale degli Appennini. Qui fonderà la sua ultima Abbazia che diventerà centro di stabilità e cultura in un periodo di violenza e turbolenze e resterà per secoli l’istituzione più influente dal punto di vista religioso e culturale di tutto il nord Italia. Colombano muore nel 615 i suoi resti mortali sono custoditi nella cripta della Basilica dell’Abbazia e migliaia di persone ogni anno vi si recano per venerarne la memoria. In molti continuano a celebrarne la grandezza, incluse le locali associazioni come: l’associazione Gli Amici di San Colombano; quelli di Canevino e di San Colombano al Lambro. L’Associazione Culturale Europea del Cammino di San Colombano, è stata costituita con lo scopo di rigenerare e rinforzare i legami storici e culturali tra i tanti territori dove Colombano è celebrato. I suoi obiettivi sono:
– Unire e coordinare tutte quelle organizzazioni ed individui attivi lungo la Via e che sono interessati all’identificazione della stessa e al suo sviluppo.
– Sviluppare la comprensione e l’apprezzamento dei luoghi storici ed eredità culturali associati a Colombano e ai suoi discepoli.
– In particolare lavorare con partner scientifici e accademici per migliorare la conoscenza del contesto, della vita delle opere e dell’eredità lasciataci da Colombano, Gallo e dai loro seguaci.
– Sviluppare iniziative per i giovani degli stati e territori attraversati dal questo Itinerario, con il proposito di rafforzare la consapevolezza delle proprie radici nazionali e consolidare il comune senso di Identità Europea.
– Sviluppare visite e turismo sul tema del primo Medioevo, del Movimento Monastico in Europa, di Colombano, Gallo e i loro discepoli.
– Incoraggiare e salvaguardare i viaggi religiosi e culturali dei pellegrini e dei semplici visitatori lungo il Cammino di San Colombano, lavorando per fornire assistenza e supporto, incluso un’adeguata infrastruttura e servizi.
Per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi, il cammino di Colombano mantiene eccellenti e fruttuosi rapporti con la Commissione Europea e l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali.

Si ringrazia l’Associazione Homo Viator e si ringrazia e si rimanda per ogni informazione al sito dell’Associazione Europea Amici di San Colombano ilcamminodisancolombano.eu