FIERE E WORKSHOP - La Fespo di Zurigo
di Ferdinando Farba
Scriviamo oggi di Fiere e Workshop nel turismo partendo dall’ evoluzione di tre Fiere a cui ho partecipato con continuità negli ultimi decenni sia come visitatore che come espositore. Tratteremo poi una di esse, la Fespo di Zurigo, esaminando anche la presenza italiana nel promuovere il nostro incoming.
DIGITALIZZAZIONE E CAMBIAMENTI
Distinguiamo innanzitutto le Fiere aperte al pubblico dai Workshop riservati ai soli operatori; in “epoca analogica” le prime erano la principale fonte di informazione tramite i cataloghi mentre i secondi erano l’ area riservata di chi voleva concludere affari. Dagli anni 90 si cominciò a navigare sui web in un contesto di “multimedialità” sino ad arrivare ai processi odierni di “digitalizzazione” alle prese con social network ed influencer utilizzando tablet, smartphone ed iPhone con app dedicate. Tutto ciò ha influenzato nel tempo l’evoluzione delle tre fiere che prendiamo in considerazione.
EVOLUZIONE DI ITB, BIT E FESPO
La ITB Internationale Tourismus Börse apre a Berlino nel 1966 e vi partecipo nei primi anni 90 come espositore durante 7 giorni di Fiera, di cui 5 aperti al pubblico. E’ la più grande fiera di turismo al mondo con 27 padiglioni di cui uno tutto per l’ Italia. Oggi è aperta su 3 giorni riservati agli operatori e, come recita il suo web, è “The World Leading Travel Trade Show” con 190 Paesi accreditati.
La BIT Borsa Internazionale del Turismo inizia nel 1980 nell’ area cittadina della Fiera di Milano e dura 5 giorni, 3 per gli operatori e 2 per il pubblico. Nel 2007 si trasferisce nel nuovo polo fieristico di Rho su 10 padiglioni ma dal 2017 va all’ attuale sede del MICO e dura 3 giorni, 1 per il pubblico e 2 per gli operatori.
La FESPO di Zurigo inizia nel 1990 come Fiera per il pubblico ed ancora oggi opera su 4 giorni da giovedì a domenica, attraendo in aggiunta gli Operatori che andavano in passato al TTW di Montreux, Workshop attivo solo sino al 2010.
DUE CONCLUSIONI
La prima è la riduzione della durata delle fiere nel tempo e le nuove tecnologie hanno certo influito nel consentire piu’ contatti in meno tempo e perfezionati piu’ rapidamente. La seconda è che nel mix fra le giornate dedicate agli operatori e quelle dedicate al pubblico, le scelte di ITB e BIT hanno virato a favore dei primi. E’ possibile che parte degli utenti finali ritenga sufficiente informarsi e prenotare online mentre per gli operatori conta ancora cercare, a determinate scadenze, un ambiente riservato ove incontrarsi.
La FESPO ha invece mantenuto la sua fisionomia con 4 giorni per il pubblico: una scelta controcorrente e tutta da approfondire.
FESPO FIERA PER IL PUBBLICO
L’ ultima edizione si è svolta, come in passato, alla Fiera di Zurigo Oerlikon con oltre 500 espositori di cui il 60% esteri e con la visita di 42.000 persone. L’ ambiente si sviluppa su 5 piani e 8 padiglioni (foto 1) con un’ offerta turistica da tutto il mondo, inclusi gli Uffici turistici e i Tour Operator specializzati su singole destinazioni, attirando anche la visita di agenzie viaggi dettaglianti. Ci sono, tra le curiosità, i pullman dei Car Operators – visitabili internamente – con molti itinerari sull’Italia, i viaggi “da donne per le donne”, hotel “per soli adulti” e“per famiglie”, viaggi per i tifosi di calcio, per il “turismo dentale” all’ estero, per i disabili ed Il TO Wirz Travel con pacchetti di qualità per la terza e quarta età con assistenza sanitaria al seguito. Nel 2020 la Fespo è riuscita a festeggiare i suoi 30 anni ma nel 2021 e 2022 ha chiuso per la pandemia, riaprendo nel 2023.
I VISITATORI
L’ utente finale è il Target principale che viene a fine gennaio ad informarsi e prenotare per tempo le vacanze, specie quelle estive. Sino al 2020 c’ era una rivista cartacea che fungeva da guida ai padiglioni con pubblicità ed interviste. Oggi questo strumento non c’ è più e ci si pre informa sul web o scaricando apposite app, utilizzate anche da tante coppie di anziani. Il pubblico, variegato per composizione ed età, ha a disposizione oltre agli stand 16 sale con un calendario predisposto di proiezioni (foto 2) in cui i referenti dei TO illustrano i viaggi proiettando immagini e comunicando la loro esperienza: una formula ad hoc per il turista esperienziale composto anche da parecchi giovani a cui la comunicazione digitale evidentemente non basta.
IL GOLF
Un padiglione è interamente dedicato al Golf, sport molto praticato in Svizzera, e abbiamo trovato una buona presenza di strutture italiane, inclusi hotel e villaggi. Al riguardo abbiamo sentito Marianne Dorsch, Direttrice marketing del Royal Hotel di Sanremo (foto 3) che ci ha confermato il massimo interesse per il Golf da parte di un pubblico in crescita che non lo vive piu’ come uno sport esclusivo per ricchi affiliati a Club di prestigio.
IL SUDTIROL
Il Südtirol ossia la Provincia di Bolzano (foto 4) è una presenza assidua alla Fespo e per la sua importanza nel 2006 è stata “Territorio Ospite” della Fiera con 260 mq di stand espositivi. Essa è favorita dalla comunicazione in madrelingua tedesca e dalla posizione geografica; per gli svizzeri recarsi via Austria nel Tirolo austriaco o nel Südtirol italiano non fa molta differenza e il rapporto prezzi/servizi pare piu’ competitivo da noi.
L’ ITALIA ALLA FESPO
l’ Italia è la seconda destinazione in outgoing per numero di passeggeri dalla Svizzera, preceduta solo dalla Francia. E’ stata presente sin dalle prime edizioni ma con alternanza di operatori privati e pubblici senza una vera continuità e talvolta è mancata la presenza dell’ ENIT per tagli di budget o altri motivi. Esaminando la situazione dal 2018 in poi notiamo uno stand attrattivo con lo slogan “Emotions from the Heart of Italy” (foto 5) e nei dettagli la macchina per il caffè espresso, simbolo italiano molto apprezzato (foto 6). Inoltre è ben disposto uno spazio dedicato con i tavolini agli operatori italiani per i contatti con TO e ADV svizzeri (foto 7) ed il settore per il pubblico con schermi a supporto dei dépliant (foto 8). Tra l’ offerta privata segnaliamo un TO di Zurigo che espone una Vespa degli anni 50, un’ immagine che “ha fatto” l’ Italia (foto 9). Dopo la già citata sospensione per pandemia nel 2021 e 2022, si riprende nel 2023 e questa presenza nel tempo fa apprezzare il lavoro svolto da Bianca Bartalena, giovane e dinamica Responsabile di ENIT in Svizzera, che pero’ a fine 2023 ha terminato il mandato conferitole.
2024: EMILIA AL POSTO DI ENIT
Nell’ ultima edizione ai primi di febbraio i vari operatori italiani si sono come sempre raggruppati ma è mancato lo stand di ENIT in quanto si attende da Roma la nomina del nuovo/a Responsabile. A riempire il vuoto ci ha pensato “Destinazione Turistica Emilia” Ente pubblico di promozione per le province di Piacenza, Parma e Reggio E. (foto 10) rinforzato da Welcome Bologna e Visit Romagna. Il Direttore di DTE Pierangelo Romersi ed i suoi collaboratori hanno dato informazioni ma soprattutto servito con sorrisi specialità alimentari come mortadella di Bologna, prosciutto di Parma e parmigiano reggiano innaffiate da Lambrusco e Gutturnio. Questi assaggi sono un antipasto di turismo esperienziale che si puo’ vivere in Emilia (e in Italia) e resteranno nella memoria del numeroso pubblico e degli operatori che hanno visitato lo stand.
A livello istituzionale è risultata opportuna e gradita la visita del Consolato italiano di Zurigo, in persona della Console Aggiunta Dott.ssa Elena Fontana, sensibilizzata da Stampa ed Operatori sulla necessità della presenza dell’ ENIT quale punto di rifermento. Al riguardo la Signora ha assicurato il suo massimo interessamento promettendo di riferire ai suoi Superiori. Nella foto 11 da sinistra a destra Pierangelo Romersi, Francesco Palmieri, Ivan Albertelli (ristoratore), Elena Fontana e Chiara Astolfi.