ELEMENTI DI COPYWRITING - parte 1
di Fabio Riva
Introduciamo in questo articolo un argomento molto importante nel mondo del digital, ovvero il Copywriting.
Il copywriting è l’arte di creare testi persuasivi che spingono le persone ad agire. Questa pratica si applica a molte forme di scrittura, dalla pubblicità alla creazione di contenuti web, dall’email marketing alla creazione di post sui social media.
La sua importanza è enorme perché i testi persuasivi sono fondamentali per attirare l’attenzione delle persone e guidarle verso l’azione che vogliamo che intraprendano, ad esempio cliccare su un link, acquistare un prodotto o servizio, registrarsi per un evento, condividere un contenuto sui social media e così via. Senza una scrittura persuasiva, i tuoi messaggi rischiano di passare inosservati o di non ottenere la reazione che desideri.
Nel contesto dei social media, il copywriting è ancora più importante perché i testi devono essere brevi, incisivi e in grado di catturare l’attenzione del pubblico in pochi secondi. I post sui social media devono competere con innumerevoli altri contenuti, quindi un buon copywriter sa come utilizzare parole, frasi e titoli accattivanti per distinguersi dalla massa.
Inoltre, deve essere in grado di creare un’interazione con il pubblico e incoraggiare la partecipazione, ad esempio utilizzando le call-to-action per spingere gli utenti a commentare, condividere o partecipare a sondaggi.
Andiamo quindi ad introdurre alcuni dei principi che vengono utilizzati nel Copywriting
I PRINCIPI DI CIALDINI
I principi di Cialdini sono sei principi psicologici che vengono utilizzati nel marketing e nella persuasione, e sono stati identificati e descritti dallo psicologo sociale Robert Cialdini nel suo libro del 1984, “Influence: The Psychology of Persuasion”. I sei principi sono:
- Principio di scarsità: le persone tendono a desiderare ciò che è raro o difficile da ottenere. Utilizzare il principio di scarsità in un messaggio persuasivo può spingere le persone a compiere un’azione per paura di perdere un’opportunità unica o limitata nel tempo.
- Principio di autorità: le persone tendono a dare maggior peso alle opinioni e alle istruzioni di chi considerano esperto o autorevole in un determinato settore. Utilizzare il principio di autorità in un messaggio persuasivo può aumentare la sua efficacia.
- Principio di impegno e coerenza: le persone tendono a conformarsi ai loro impegni e a ciò che hanno detto in precedenza. Utilizzare il principio di coerenza e impegno in un messaggio persuasivo può spingere le persone a mantenere la coerenza tra ciò che hanno detto o fatto in passato e ciò che dovrebbero fare in futuro.
- Principio di simpatia: le persone tendono a essere maggiormente influenzate da coloro che trovano simpatici o che si sentono simili a loro. Utilizzare il principio di simpatia in un messaggio persuasivo può aumentare la sua efficacia.
- Principio della riprova sociale (o del consenso): le persone tendono a conformarsi alle azioni e alle opinioni degli altri. Utilizzare il principio di prova sociale in un messaggio persuasivo può aumentare la sua efficacia mostrando come altre persone abbiano già aderito a ciò che viene promosso.
- Principio di reciprocità: secondo Cialdini l’uomo tende a trattare il prossimo nello stesso modo in cui viene a sua volta trattato. Per sua natura quindi è riconoscente nei confronti di chi si pone bene nei suoi riguardi.
- Principio di unità: il settimo principio, aggiunto da Cialdini nel 2016. Stando a questo principio il pubblico è più incline a accettare quanto proposto da individui riconosciuti come parte del proprio gruppo, coloro cioè con i quali si ha in comune un modo di essere o un’identità.
Questi principi sono stati ampiamente studiati e utilizzati nel marketing e nella comunicazione persuasiva, ma è importante sottolineare che la loro efficacia dipende dall’uso etico che se ne fa. Il loro utilizzo scorretto o manipolativo può infatti danneggiare la fiducia del pubblico e danneggiare la reputazione dell’azienda o dell’individuo che li utilizza.
LE FUNZIONI LINGUISTICHE
Le funzioni linguistiche sono le varie finalità che possono avere i messaggi linguistici. In altre parole, ogni volta che parliamo, scriviamo o comunichiamo in qualsiasi modo, abbiamo un obiettivo specifico in mente.
Nel copywriting, le funzioni linguistiche possono essere utili per creare messaggi persuasivi e coinvolgenti che raggiungono il loro obiettivo. Alcune delle funzioni linguistiche più comuni utilizzate nel copywriting sono:
- Funzione referenziale: si riferisce alla trasmissione di informazioni oggettive e concrete. Ad esempio, in un annuncio pubblicitario si potrebbe comunicare le caratteristiche di un prodotto o di un servizio.
- Funzione emotiva o espressiva: si riferisce all’espressione di emozioni e sentimenti. Nel copywriting, può essere utilizzata per creare messaggi che emozionano o commuovono il pubblico, ad esempio utilizzando storie coinvolgenti o messaggi che suscitano empatia.
- Funzione conativa o persuasiva: si riferisce alla volontà di spingere il destinatario del messaggio a compiere un’azione specifica. Nel copywriting, questa funzione è fondamentale per creare messaggi che motivino il pubblico a compiere una determinata azione, ad esempio acquistare un prodotto o registrarsi a un evento.
- Funzione poetica o estetica: si riferisce all’attenzione data alla forma e alla bellezza del messaggio stesso. Nel copywriting, può essere utilizzata per creare messaggi che siano interessanti e coinvolgenti da leggere o da ascoltare.
- Funzione fàtica o di contatto: si riferisce all’uso della comunicazione per stabilire un contatto o una relazione tra il mittente e il destinatario del messaggio. Nel copywriting, questa funzione può essere utilizzata per creare messaggi personalizzati che si rivolgono direttamente al pubblico, ad esempio utilizzando il loro nome o utilizzando un tono informale.
- Funzione metalinguistica: si riferisce alla comunicazione sul linguaggio stesso o sull’atto comunicativo. Nel copywriting, questa funzione può essere utilizzata per creare messaggi che siano auto-referenziali, ad esempio utilizzando giochi di parole o riferimenti alla stessa pubblicità.
Scegliere la funzione giusta per ogni messaggio può aumentare la sua efficacia e raggiungere il pubblico in modo più diretto e coinvolgente.
UTILIZZO DELLE FIGURE RETORICHE
Le figure retoriche sono tecniche linguistiche utilizzate per creare effetti comunicativi particolari nel discorso scritto o parlato. Queste tecniche possono essere utilizzate in diversi ambiti, come la letteratura, la poesia, l’oratoria, la pubblicità, il giornalismo e la comunicazione in generale.
Si basano sull’uso creativo del linguaggio, attraverso l’impiego di parole, frasi e costrutti sintattici che vanno oltre il semplice significato letterale, creando un effetto di senso e di significato più ampio. L’uso sapiente delle figure retoriche può aumentare l’efficacia della comunicazione, creando un effetto di coinvolgimento e di persuasione nel pubblico.
Nel copywriting, l’uso delle figure retoriche è fondamentale per catturare l’attenzione del nostro target e trasmettere il messaggio in modo efficace.
Ecco alcune delle figure retoriche più utilizzate nel copywriting:
- Allitterazione: consiste nell’utilizzare parole con lo stesso suono iniziale per creare un effetto di ritmo e sonorità. Ad esempio, “La tua vita con noi sarà leggera e luminosa”.
- Anafora: consiste nell’utilizzare la stessa parola o espressione all’inizio di frasi o versi successivi. Ad esempio, “Innovazione è la nostra parola d’ordine. Innovazione è la nostra missione. Innovazione è ciò che ci fa distinguere dagli altri”.
- Antitesi: consiste nell’utilizzare due parole o espressioni opposte per creare un contrasto e un effetto di tensione. Ad esempio, “La bellezza della semplicità”.
- Ipallage: consiste nell’attribuire a un termine un’idea o un aggettivo che in realtà si riferisce a un altro termine. Ad esempio, “Una risata luminosa”.
- Metafora: consiste nell’utilizzare un termine che rappresenta un’altra cosa per creare un’immagine mentale. Ad esempio, “Le sue parole erano miele per le mie orecchie”.
- Onomatopea: consiste nell’utilizzare parole che imitano i suoni reali. Ad esempio, “Il fruscio delle foglie”.
- Paradosso: consiste nell’utilizzare un’affermazione che sembra contraddittoria ma che in realtà è vera. Ad esempio, “L’unico modo per vincere è imparare a perdere”.
- Ripetizione: consiste nell’utilizzare lo stesso termine o la stessa espressione più volte per creare un effetto di enfasi e di memorabilità. Ad esempio, “Just do it”.
L’uso sapiente di queste tecniche può aumentare l’efficacia dei messaggi pubblicitari, rendendoli più memorabili e incisivi.