Cinque Terre

CINQUE TERRE COME VENEZIA ?

di Ferdinando Farba

Un territorio in provincia di La Spezia, unico al mondo per le sue peculiarità e bellezze e protetto dall’ UNESCO, si trova a fare i conti con flussi di turismo eccessivi e disordinati: occorre intervenire subito per salvarne la sostenibilità.

IL TERRITORIO

E’ composto dai cinque pittoreschi borghi di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, tutti sul mare ed incorniciati dall’ Appennino ligure.(foto da 1 a 4). Il turista che li frequenta vuole fare esperienze di trekking nella natura, godere il clima mite, l’ enogastronomia e la ridente architettura dei borghi alla scoperta di eventi e folklore. Un turista che va oltre la logica del turismo balneare.

LA STAGIONE TURISTICA

Entra nel vivo in aprile e la stagione del trekking dura sino a settembre ed anche ottobre, se la meteo lo consente. Nei mesi di luglio ed agosto prevale il turismo balneare in quanto andare sui sentieri vuol dire esporsi a rischi di colpi di calore, come avvertono gli avvisi in loco.

PROVENIENZA DEI TURISTI

Da ogni parte d’ Italia e storicamente dai Paesi di lingua tedesca ed inglese. Quest’ anno sta prevalendo l’ inglese nelle sue versioni american, australian e canadian con turisti che si fermano pochi giorni nell’ ambito di un tour in Italia o addirittura in Europa. Il magazine “Trainline” riporta che tra le prime 10 destinazioni italiane richieste in treno dai turisti USA figura Monterosso.

COME CI SI ARRIVA

In auto sulla A12 Genova – Livorno uscita Carrodano; da qui si scende a Monterosso con l’obbligo di lasciare la vettura in un mega parcheggio a pagamento; il transito nel borgo è riservato ai soli residenti autorizzati, ai taxi e alle navette di hotel. In treno fermano i treni regionali e a Monterosso anche gli RV e gli Intercity.

I COLLEGAMENTI TRA I BORGHI

Nessuna rete stradale li collega direttamente e il treno è l’ unico mezzo che lo fa disponendo di fermate (Monterosso di una stazione presenziata) dotate di Ufficio Informazioni grazie ad una collaborazione tra Trenitalia e il Parco Nazionale delle Cinque Terre, che gestisce territori e sentieri. Via mare durante la stagione c’ è un frequente servizio di battelli del “Consorzio Marittimo Turistico 5 Terre e Golfo dei Poeti”, con servizio da Lerici e Portovenere e con possibilità di bellissime crociere. Segnaliamo anche un servizio di pulmini del Parco che collega ciascun borgo con il proprio entroterra. Ma il collegamento tipo è quello che gli amanti del trekking effettuano a piedi sui sentieri, nella quiete tra il mare pulito, gli alberi e la natura.

 

LA RETE DEI SENTIERI

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Località da/a Tempo di percorso Difficoltà   “Status”

Monterosso – Vernazza       ore 1.30  Impegnativo      Aperto

Vernazza – Corniglia       ore 1.30  Impegnativo      Aperto

Corniglia – Manarola       ore 1.00  Medio     Chiuso

Manarola -Riomaggiore        ore 0.40  Facile               Chiuso

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Il grado di difficoltà fa la differenza e per quelli impegnativi occorre avere familiarità con il trekking, percorrendo talvolta dislivelli a strapiombo sul mare (foto 5) e in assenza di servizi o punti di ristoro durante il percorso. L’ equipaggiamento prevede scarpe robuste, giacca a vento, bastoncini, cappello, crema solare, scorte di bevande e snack. Ad ogni inizio di sentiero ci sono i Check Point del Parco (foto 6) ove si accede con la “Cinque Terre Card” venduta come Pass per i soli sentieri oppure con l’ aggiunta della carta giornaliera in treno. Dal suo ricavato il Parco finanzia progetti di conservazione e recupero delle proprie aree, evitandone l’ abbandono. Spetta ai Carabinieri Forestali il controllo delle calzature sui sentieri (multa sino a € 400 per chi è sorpreso in sandali) e multa anche per l’ accompagnatore di gruppi che, sia pure munito di “patentino”, non ha frequentato il seminario obbligatorio del Parco. Quello che pero’ sorprende è lo “status” che ho indicato: a causa del territorio franoso, la “Via dell’ Amore” Riomaggiore – Manarola e la tratta Manarola – Corniglia sono chiuse da piu’ di dieci anni (!). Per la prima ci sono lavori in corso con riapertura prevista per il 2024; per la seconda non ci sono notizie ma si dovrebbero costruire almeno tre ponti tibetani per connettere i punti franati (foto 7). La rete dei sentieri è comunque molto vasta e si estende fuori dal Parco a nord sino a Levanto e a sud sino a Portovenere, con i tratti piu’ spettacolari sull’ entroterra appenninico.

LA FERROVIA

La linea che transita per le Cinque Terre è parte dell’ arteria Genova – Roma, satura di traffico. Il territorio, in prevalenza montuoso e a ridosso del mare, fa si che i km. di tunnel prevalgano su quelli all’ aperto e la fermata di Vernazza è inserita in galleria con i viaggiatori in attesa tra treni in transito a 100 kmh (foto 8). La fermata di Manarola, per fortuna all’ aperto, ha per contro la criticità che per uscire dal binario 2 occorre “imbucarsi” in un sottopasso che consente due sole file indiane a contatto di gomito. Ho contato 16 minuti per passare tra la folla al binario 1(foto 9) e da qui altri 6 per entrare in Paese tramite un tunnel pedonale. Il servizio regionale è comunque migliorato nel tempo e accanto ai treni “Vivalto”(foto 10) circolano ora i piu’ moderni “Pop” rendendo il viaggio piu’ piacevole. 

OFFERTA E DOMANDA DI SERVIZI

I borghi dispongono di hotel, alberghi diffusi, case private ed una varietà di servizi di ristorazione, molti con cucina tipica locale di buon livello; a Monterosso troviamo anche hotel a 4 stelle. La domanda proviene da ospiti che pernottano e pagano la tassa di soggiorno e da turisti mordi e fuggi di giornata. Tra questi annoveriamo i croceristi di navi anche di grosso cabotaggio che sostano nei porti di La Spezia e Marina di Carrara a cui viene proposta l’ escursione alle Cinque Terre. Durante l’ Italian Cruise Day 2021 è stato evidenziato come a La Spezia è prevista l’ entrata in funzione per il 2024 di un nuovo molo con due accosti da 393 e 339 metri ciascuno e per il 2026 di un nuovo terminal crociere. Aumenteranno dunque le visite dei croceristi, di cui occorrerà pero’ disciplinarne gli accessi, tenendo conto che già oggi l’ afflusso rende i borghi invivibili dalle 11 alle 16 portando disagi ad abitanti, turisti residenti e, penso, anche agli stessi escursionisti (foto 11). Lascio poi immaginare l’ affollamento nei servizi igienici pubblici già oggi carenti come numero.

CINQUE TERRE COME VENEZIA ?

Su Venezia è stato scritto di tutto e di piu’, inclusa la proposta di far pagare un biglietto di ingresso ai turisti. La ragione di fondo è dovuta all’ enorme squilibrio tra il numero di abitanti residenti ed il numero di visitatori, molti dei quali (i “mordi e fuggi”) apportano un valore aggiunto minimo o nullo. Le Cinque Terre soffrono a mio avviso della stessa sindrome con l’ aggravante di essere un territorio ristretto e con limitate vie d’ accesso e di transito. Sono pero’ un Parco Nazionale con tutte le protezioni di legge ed è ora che si prendano provvedimenti a tutela della loro sostenibilità già oggi compromessa. Lo dico da affezionato turista che da oltre 35 anni frequenta regolarmente questi bellissimi posti e che sta assistendo al loro progressivo degrado.

LE MIE PROPOSTE

A breve termine 

  • Fare studi e ricerche sul rapporto tra numero di abitanti e visitatori per valutare il grado di sostenibilità (se è stato fatto occorrerebbe renderlo noto)
  • Programmare i lavori per ripristinare il sentiero Manarola – Corniglia,  
  • Sistemare le stazioni di Manarola e Vernazza,
  • Istituire toilette prefabbricate e custodite a pagamento lungo i sentieri e aumentare il numero di quelle nei borghi (assolutamente insufficienti)
  • Disciplinare l’ arrivo dei Gruppi con notifiche preventive e controlli delle autorità in stazioni, porti e parcheggio di arrivo a Monterosso. 
  • Le Società di Crociere adottino un numero chiuso di escursionisti e si accordino tra loro sulla loro alternanza nei borghi.

A lungo termine  

Costruire un tunnel in linea retta tra Levanto e La Spezia (circa 20 km.) facendovi transitare i treni passeggeri veloci e merci in modo da riservare l’ attuale linea al solo traffico regionale mediante treni suburbani. In tal caso verrebbe favorita una mobilità sostenibile a misura di abitanti e turisti delle Cinque Terre, mentre le coincidenze con i treni IC verrebbero assicurate a Levanto e La Spezia, possibilmente con fermata su binari adiacenti per favorire il trasbordo con i bagagli.  

E PER FINIRE…. ANCHE IL CLIMA !

Che il clima stia cambiando, lo si è visto anche qui e il mio albergatore mi ha confermato che la canicola si è fatta viva sin da metà maggio, anche se la notte si dorme. La prima settimana di giugno abbiamo visto meno gente sui sentieri e il tutto esaurito in spiaggia. Se tale tendenza si confermerà in futuro, gli amanti del trekking dovranno venire da aprile a metà maggio e da metà settembre a fine ottobre, con un sicuro allungamento della stagionalità. Staremo dunque a vedere ma è urgente provvedere al recupero della sostenibilità